Profughi, scoppia la protesta: falò
e poi in Prefettura a Vicenza

Mercoledì 21 Ottobre 2015 di Vittorino Bernardi
Profughi, scoppia la protesta: falò e poi in Prefettura a Vicenza
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ROANA – Le ripetute proteste dei profughi all’ex colonia Città di Schio hanno fatto scuola. Da tre settimane trasferiti dalle falde del Pasubio a Cesuna in attesa di andare a Recoaro all’hotel Bersagliere (da giorni sottoposto a lavori per renderlo agibile), probabilmente hanno incontrato e parlato con la trentina di “compagni d’avventura in Italia” alloggiati da tempo nella stessa Cesuna, all’albergo Tina.



Questi ultimi la scorsa notte hanno inscenato una protesta, uscendo fuori dalla loro location per accendere due grandi falò, così da farsi notare il più possibile. Hanno protestato per la mancanza di acqua calda e riscaldamento, dei documenti, dei 2.50 euro/giorno che spetterebbero loro e del cibo che non gradiscono, vorrebbero alimentarsi con menù africano. Sono gestiti dalla cooperativa Ecofficina e a dire dei profughi essi non riescono a incontrare il responsabile per spiegare le loro esigenze. Contestazione negata dalla stessa cooperativa.



La protesta di stanotte non si è fermata ai falò, inscenata sotto gli occhi vigili dei carabinieri di Asiago, perché stamattina i profughi hanno lasciato l’albergo. Si sono recati a Vicenza per parlare con il prefetto così da illustrare la loro situazione e manifestare il loro disagio. Sono stati poi convinti a rientrare sull'Altipiano.
Ultimo aggiornamento: 22:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA