ROVIGO - L'accusa che più feriva chi veste la divisa della polizia è caduta. Per i giudici della Corte di Appello di Venezia non c'è stato in nessun caso l'abbandono del posto di lavoro. I giudici di secondo grado hanno anche riconosciuto la prevalenza delle attenuanti generiche, riconducendo tutte le pene nell'alveo della sospensione condizionale e annullando le sanzioni accessorie.
Il caso era quello dei 22 poliziotti all'epoca dei fatti in servizio alla squadra volanti della questura di Rovigo, accusati di non avere svolto con diligenza il turno notturno di controllo del territorio. Il capo di imputazione parlava di vere e proprie soste per dormire, oltre che di rientri anticipati in questura. I legali degli imputati ora contano sul ricorso in Cassazione.
© riproduzione riservata
Ultimo aggiornamento: 11:34
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il caso era quello dei 22 poliziotti all'epoca dei fatti in servizio alla squadra volanti della questura di Rovigo, accusati di non avere svolto con diligenza il turno notturno di controllo del territorio. Il capo di imputazione parlava di vere e proprie soste per dormire, oltre che di rientri anticipati in questura. I legali degli imputati ora contano sul ricorso in Cassazione.
© riproduzione riservata