TRIESTE - In sette anni di attività nel Punto d'Ascolto di Trieste, dal 2007 al 2014, sono stati seguiti oltre 300 casi di mobbing (fenomeno contraddistinto da atti vessatori e TRIESTE - In sette anni di attività nel Punto d'Ascolto di Trieste, dal 2007 al 2014, sono stati seguiti oltre 300 casi di mobbing (fenomeno contraddistinto da atti vessatori e persecutori protratti nel tempo) con un percorso completo ma sono oltre 700 le persone con cui gli esperti sono entrati in contatto in questi anni. Il dato è emerso nel corso di un convegno organizzato questa mattina dal Punto di Ascolto Mobbing di Trieste in collaborazione con la Uil.
E' ancora una volta il sommerso, tuttavia, a fare del mobbing un fenomeno complesso da aggredire: moltissime sono le persone che per paura di esporsi e per il timore di ritorsioni si fermano ad un contatto telefonico o via mail con nomi di fantasia o fingendo di interessarsi per amici e conoscenti, nonostante sia garantita una privacy a 360 gradi.
Le vittime del mobbing che si sono rivolte allo sportello sono prevalentemente donne (66%), ma anche uomini (34%). I casi si registrano nel privato (58%) ma con percentuali elevate anche nel pubblico (42%). Negli anni è stato riscontrato un incremento dei casi legato alla crisi economica.
Ultimo aggiornamento: 13:55
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Le vittime del mobbing che si sono rivolte allo sportello sono prevalentemente donne (66%), ma anche uomini (34%). I casi si registrano nel privato (58%) ma con percentuali elevate anche nel pubblico (42%). Negli anni è stato riscontrato un incremento dei casi legato alla crisi economica.
