«A 21 anni mio figlio Giulio è pilota
Sacrifici? No, un investimento»

Lunedì 16 Giugno 2014 di Fulvio Mondin
Giulio (al centro) con i genitori
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QUERO (Belluno) - Il 21enne Giulio Coppe è rientrato nell'abitazione familiare di Quero dopo un anno e mezzo trascorso in Spagna dove ha ottenuto a pieni voti il brevetto di pilota di aerei civili. Grande soddisfazione per il padre Alberto, noto nel Feltrino sia per la sua pluridecennale attività in ambito politico che per il suo ruolo di rilievo nella Usl. Dopo aver effettuato il biennio all'Iti di Feltre, Giulio si è trasferito a Forlì dove si è diplomato, col massimo dei voti, all'Istituto tecnico aeronautico Francesco Baracca. Quindi, dopo un ulteriore percorso di studio, ha superato l'esame per accedere alla scuola superiore di pilota di Jerez de la Frontera, in Spagna, e che, con altre due scuole che si trovano in Inghilterra, è una delle tre in Europa che permette di ottenere il brevetto di pilota civile.



«Ho scelto la scuola spagnola - spiega Giulio -, perché è una ex base militare, dove, oltre allo studio, è prevista anche la possibilità di risiedere. Sono partito nel marzo del 2013 e da allora ho seguito un percorso diviso in 4 fasi di 4 mesi ciascuna. La prima, teorica, prevedeva il superamento di 20 esami. La seconda, integrata, alternava teoria e scuola di volo. In questa fase ho dovuto superare 24 esami ed ho effettuato 45 ore di volo su un monomotore a 4 posti Piper PA28. Quindi sono passato alla terza fase nella quale ho effettuato 120 ore di volo su monomotore a 4 posti e 90 su bimotore a 4 posti. E ho conseguito l'abilitazione a pilota commerciale e al volo commerciale. Infine, sono arrivato alla quarta e ultima fase dove ho ottenuto l'abilitazione su simulatore Boeing 737-800 a multi crew coperation e jet orientation course».



Ora il giovane querese è in attesa delle licenze, che dovrebbero arrivargli a breve, dopo di che potrà ambire ad entrare in qualche grossa compagnia aerea presso la quale, dopo il colloquio per l'ammissione, dovrà superare una prova pratica ed effettuare altri 3 mesi di corso di abilitazione macchina prima di poter portare nei cieli di tutto il mondo i passeggeri. Grande ovviamente la soddisfazione del padre che sottolinea come questo percorso formativa sia stato per lui un investimento per il futuro del figlio.

«Per finanziare questo anno e mezzo di corso - spiega Alberto - sono stati necessari circa 120mila euro. Ma io e mia moglie li abbiamo spesi volentieri per premiare il grande impegno che Giulio ha sempre dedicato allo studio ottenendo prima la borsa di studio dalla fondazione Bocchetti Protti e dal Comune di Quero dopo la media superiore e confermandolo nel superamento di questo corso dove solo 6 iscritti su 18 sono riusciti ad arrivare alla fine e che ha consentito a Giulio di ricevere il trofeo "Viic Swanepoel" riservato al miglior studente».



E ora non resta che spiccare il volo.
Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 11:22