Furto di bancomat e nelle abitazioni:
banda confessa due mesi dopo

Martedì 13 Maggio 2014
(archivio)
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BELLUNO - Una banda di kosovari, arrestato lo scorso marzo dai carabinieri di Bolzano per una serie di furti di bancomat, ha confessato davanti al pm Igor Secco e permesso il recupero di una parte del bottino.



I cinque uomini, tra i 31 e i 46 anni, tutti domiciliati nel Bellunese, erano stati arrestati con l'accusa di aver rubato in nove mesi sette veicoli, ovvero furgoni utilizzati poi per il trasporto dei bancomat e macchine veloci per la fuga. Inoltre, avrebbero commesso sette furti presso ditte private e abitazioni per rubare denaro, ma anche attrezzi necessari per lo scasso: avrebbero infine rubato ben sei colonnine bancomat in Alto Adige (Parcines, Appiano sulla Strada del Vino, Campo di Trens, Riscone di Brunico e Cornedo all'Isarco) e in Trentino (Romeno).



Durante l'interrogatorio condotto dal pm Secco, che si è avvalso della collaborazione del personale del nucleo investigativo dei carabinieri di Bolzano, confrontati con la mole di prove raccolte, gli indagati hanno ammesso tutti i delitti loro contestati. Si è trattato quindi di una vera e propria "confessione fiume". Decisive, inoltre, si sono rivelate le indicazioni fornite per il ritrovamento di 22.000 euro, quasi tutto il bottino dell'ultimo raid a Cornedo.
Ultimo aggiornamento: 15:45