LONGARONE - Prosegue a Longarone, a Erto e a Casso il continuo e mesto rito della sepoltura dei quasi duemila morti, anche se non tutte le famiglie riescono a ritrovare le salme e piangere su una bara. E nei volti dei sopravvissuti, che vediamo nella galleria fotografica allegata, si possono leggere sentimenti contrastanti: la rabbia e la speranza, la tristezza, la pietà e la volontà di reagire. Da nessuna parte, invece, si legge la rassegnazione: quello è uno stato d'animo che non è mai comparso sui volti degli scampati.
E prosegue anche la ricostruzione: in attesa di ridare vita ai nuovi paesi, si costruiscono le strade, le vie di comunicazione indispensabili per ridare vita alle comunità.
Ultimo aggiornamento: 16:29
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