Disabilità a scuola, protesta di docenti
e famiglie: «Azzerano anni di lavoro»

Martedì 10 Marzo 2015
Sonia Zen, presidente regionale di Angsa Veneto
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VICENZA - Mobilitazione in tutta la provincia da parte di famiglie e insegnanti e mondo della scuola che si occupano delle problematiche della disabilità e che sono preoccupati per il prossimo venire meno del coordinatore provinciale dei progetti a sostegno dei ragazzi colpiti, in particolare, da autismo, dislessia, disturbi del comportamento. Infatti con la legge di stabilità questo ruolo verrà presto cancellato e la professoressa Claudia Munaro, che lo ricopre operando nell'ambito dell'Ufficio scolastico provinciale, dovrà tornare a insegnare in una scuola.



"Il ruolo del coordinatore è fondamentale, perchè fa da cerniera tra famiglie e scuole che hanno accolto i ragazzi in difficoltà - spiega Sonia Zen, bassanese, presidente regionale di Angsa Veneto onlus -. Ci domandiamo come da una parte al Senato si sia indicato il modello vicentino come qualcosa da esportare in tutte le altre provincie, e poi si programma di eliminare il coordinatore che fa funzionare questo modello. Il sottosegretario Faraone ha spesso apprezzato ciò che facciamo. Lunedì doveva venire qui a Vicenza, anche per conoscere come funziona lo sportello autismo che è il più vecchio e collaudato, ma l'incontro è stato poi amnnullato. Brutto segnale".



Ora varie associazioni che uniscono famiglie con figli con disabilità e bisogni speciali, inseriti nelle scuole, di vario ordine e grado, in provincia di Vicenza, invitano tutti al seminario "Dalla Disabilità all'Inclusione" che si svolge il 12 marzo 2015 dalle 15 alle 18.30 al liceo Quadri di Vicenza, per presentare il percorso avente come obiettivo la realizzazione di competenze specifiche per le diverse disabilità: in particolar modo per quanto attiene l’autismo, la dislessia e i disturbi del comportamento.



"Dobbiamo fare conoscere l’incredibile vicenda che sta rischiando di compromettere anni di prezioso lavoro che è stato fatto nel territorio per garantire ai nostri figli con disabilità la migliore integrazione scolastica possibile - aggiunge Sonia Zen -. Abbiamo costruito a livello provinciale tre sportelli, gestiti da gruppi di insegnanti specializzati che vanno nelle diverse scuole a spiegare e fare formazione. E questi gruppi sono tenuti insieme dalla figura del coordinatore. Ora si dice che tutti gli insegnanti dovranno andare in cattedra, quindi anche la professoressa Munaro, ma il governo Renzi ha anche in programma molte nuove assunzioni. Per cui ci si domanda se tanti docenti staranno lì a girarsi i pollici... Il problema è che nessuno si occupa di sentire le famiglie, gli insegnanti nelle scuole in cui sono accolte le persone in difficoltà, e capire l'esperienza di anni di lavoro".



"In genere - conclude la Zen - i genitori protestano per denunciare disservizi, tagli o altro. Noi protestiamo perché cessi l’atteggiamento di chiusura della Direzione Regionale del Veneto che rischia di cancellare l’unico posto di referente provinciale per l’integrazione scolastica, una persona per 1600 insegnanti di sostegno, oggi esistente sul nostro territorio. Il nostro auspicio é che nelle pieghe della legge di stabilità siano rinvenute le risorse, economiche ed umane, che consentano di non disperdere i risultati del nostro grande impegno di anni".
Ultimo aggiornamento: 12:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA