Il "sommerso" vale 21% del Pil
Pressione fiscale al 48,3%

Mercoledì 4 Giugno 2014
Il "sommerso" vale 21% del Pil Pressione fiscale al 48,3%
4
Il bonus di 80 euro introdotto dal governo Renzi un surrogato. A dirlo è la Corte dei Conti che sottolinea come l'Irpef presenta ormai dei limiti specifici e andrebbe riformata per garantire una effettiva progressività e redistribuzione dell'imposta.



Il bonus Irpef E' nel rapporto 2014 sulla finanza pubblica che il bonus da 80 euro viene definito «un surrogato» rispetto ad una revisione complessiva dell'imposta.



Troppe tasse
«Il sistema tributario italiano è caratterizzato da un livello di prelievo eccessivo e maldistribuito», evidenzia quindi la Corte dei Conti, calcolando che nel 2013 la pressione fiscale era pari al 43,8% del Pil, quasi 3 punti in più rispetto al 2000 e 4 rispetto alla media UE.



Il sommerso L'economia sommersa valeva nel 2013 oltre un quinto del Pil, ovvero il 21,1%, si legge inoltre nel documento. Di oltre 50 miliardi è l'evasione stimata per il 2011 per Iva e Irap che, con 150 miliardi, spiegano un quinto delle entrate tributarie complessive della P.A.. Il fenomeno dell'erosione fiscale presenterebbe poi «dimensioni anche superiori a quelle dell'evasione».



Basta sforzi eccezionali «La condotta di finanza pubblica richiede ancora molta accortezza e grande disciplina» perché «preoccupa in particolare la tendenza del debito pubblico», sottolinea il presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri evidenziando però che dopo quattro anni di rigore con inasprimento del carico fiscale, riduzione della spesa pubblica e forte sacrificio degli investimenti pubblici, «uno sforzo eccezionale non può realisticamente essere protratto troppo oltre in assenza di crescita economica».



Piero Grasso. «Ho sempre ritenuto che l'etica della responsabilità sia fondamentale per una democrazia» ed «è indispensabile una gestione dei conti pubblici trasparente, attenta, rigorosa e scrupolosa», ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, alla presentazione del rapporto e nel giorno degli arresti per l'inchiesta sul Mose di Venezia.



«Solo garantendo una corretta gestione delle risorse pubbliche e un effettivo equilibrio finanziario e di bilancio è possibile assicurare i diritti garantiti dalla Costituzione e, di conseguenza, parlare di democrazia nel senso più compiuto del termine».
Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 15:21