Contromano e drogato investì e uccise
un ragazzo, il giudice: «Pochi due anni»

Giovedì 3 Maggio 2012
La vittima, Alex Di Stefano, e i resti dell'auto (archivio)
VICENZA - Contromano sulla tangenziale di Vicenza, per giunta sotto l'effetto di droga, caus un incidente nel quale perse la vita un ragazzo di Marola di Torri di Quartesolo , Alex Di Stefano. Per il dolore, la madre della vittima, la 48enne Carla Tessari, si uccise il giorno dopo. I fatti risalgono al giugno del 2011, oggi il giudice ha ritenuto troppo bassa la pena e non ha accolto la richiesta di patteggiamento a due anni con sospensione condizionale per il 24enne che era alla guida dell'auto: Mirco Vendramin, elettricista residente a Carmignano.



A giugno è previsto il ritorno in aula per il rito abbreviato, ossia per un processo vero e proprio, anche se "semplificato". «Insistiamo per cambiare l'imputazione», ha detto l'avvocato dei familiari che si sono costituiti parte civile e che in quell'occasione chiederanno di rivedere in omicidio volontario l'iniziale imputazione di omicidio colposo. Piero Di Stefano, papà di Alex, in occasione della data di compleanno della moglie suicida, aveva fatto pubblicare due foto choc in una pagina a pagamento su un quotidiano: l'immagine di un devastante incidente accompagnata da una freccia con l'annotazione "alcol e droga (ancora vivo)'' e quella della moglie morta suicida con la scritta "Chiediamo giustizia per Alex e Carla, non vorremmo vergognarci di essere italiani". Sulla stessa pagina ribadiva la sua personale condanna nei confronti di Vendramin: "Irresponsabile al volante, responsabile per tutta la vita".
Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 10:39