VALBRENTA - «Qualche anziano si è messo a piangere quando ha saputo che l’ufficio postale chiuderà i battenti», racconta Abramo Mocellin, dopo aver contattato il sindaco per scongiurarne la chiusura. «Purtroppo devo confermare che Poste Italiane di Vicenza ci ha comunicato la chiusura dell’ufficio postale di San Marino il giorno 13 aprile», interviene il sindaco di San Nazario, Ermando Bombieri.
L’ufficio era stato inserito tra quelli da chiudere anche nel gennaio 2013 ma, in seguito all’interessamento dell’amministrazione comunale, che ha proposto alcune iniziative di collaborazione con Poste Italiane, la chiusura era stata sospesa, procedendo alla riduzione dell’apertura dello sportello ad un solo giorno alla settimana, il martedì.
«A San Marino confluiscono anche gli abitanti di Costa e Collicello, le contrade sull’altra sponda del Brenta, in comune di Valstagna e l’ufficio più vicino dista circa 5 chilometri - spiega Mocellin - Le frazioni sono abitate in prevalenza da persone anziane, che non dispongono di un mezzo di trasporto proprio e si trovano quindi in difficoltà anche per riscuotere la pensione». Senza contare che la contrada di San Marino è collegata con il resto del comune da una strada statale molto trafficata e quindi inidonea per lo spostamento di persone.
Ora questa nuova decisione che sembra non lasciare spazio a ripensamenti. «Ho incontrato Bedendo, direttore della filiale di Vicenza, incaricato ad approfondire con le amministrazioni locali le chiusure degli 8 uffici postali della provincia - informa il sindaco. - L'ufficio di San Marino, tra gli otto, è quello che serve un minor numero di utenti. Inoltre, anche il dato economico non dà alcuna speranza per un ripensamento dell'ultima ora. E' inutile farsi illusioni. L'unico aspetto positivo è che, con la chiusura di San Marino, viene assicurato un potenziamento degli altri due uffici esistenti nel comune di San Nazario, quelli del capoluogo e di Carpané. Ora vedremo il da farsi per venire incontro alle problematiche che sicuramente subiranno gli abitanti della frazione».
Dopo la chiusura dei bar e dei negozi, ora cala il sipario anche sull’ufficio postale, «che non era solo uno sportello per depositare i soldi o ritirare la pensione - conclude amaramente Mocellin, - ma anche un riferimento per un servizio sociale, e la sua mancanza metterà in crisi tanti anziani».
Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 10:37
© RIPRODUZIONE RISERVATA L’ufficio era stato inserito tra quelli da chiudere anche nel gennaio 2013 ma, in seguito all’interessamento dell’amministrazione comunale, che ha proposto alcune iniziative di collaborazione con Poste Italiane, la chiusura era stata sospesa, procedendo alla riduzione dell’apertura dello sportello ad un solo giorno alla settimana, il martedì.
«A San Marino confluiscono anche gli abitanti di Costa e Collicello, le contrade sull’altra sponda del Brenta, in comune di Valstagna e l’ufficio più vicino dista circa 5 chilometri - spiega Mocellin - Le frazioni sono abitate in prevalenza da persone anziane, che non dispongono di un mezzo di trasporto proprio e si trovano quindi in difficoltà anche per riscuotere la pensione». Senza contare che la contrada di San Marino è collegata con il resto del comune da una strada statale molto trafficata e quindi inidonea per lo spostamento di persone.
Ora questa nuova decisione che sembra non lasciare spazio a ripensamenti. «Ho incontrato Bedendo, direttore della filiale di Vicenza, incaricato ad approfondire con le amministrazioni locali le chiusure degli 8 uffici postali della provincia - informa il sindaco. - L'ufficio di San Marino, tra gli otto, è quello che serve un minor numero di utenti. Inoltre, anche il dato economico non dà alcuna speranza per un ripensamento dell'ultima ora. E' inutile farsi illusioni. L'unico aspetto positivo è che, con la chiusura di San Marino, viene assicurato un potenziamento degli altri due uffici esistenti nel comune di San Nazario, quelli del capoluogo e di Carpané. Ora vedremo il da farsi per venire incontro alle problematiche che sicuramente subiranno gli abitanti della frazione».
Dopo la chiusura dei bar e dei negozi, ora cala il sipario anche sull’ufficio postale, «che non era solo uno sportello per depositare i soldi o ritirare la pensione - conclude amaramente Mocellin, - ma anche un riferimento per un servizio sociale, e la sua mancanza metterà in crisi tanti anziani».
