Prandelli e Abete, dimissioni irrevocabili. Il ct «Non rubo i soldi dei contribuenti»

Martedì 24 Giugno 2014
Prandelli e Abete, dimissioni irrevocabili. Il ct «Non rubo i soldi dei contribuenti»
«Andrò in consiglio federale presentando le mie dimissioni irrevocabili. Spero che Prandelli ritiri le sue». Sono le parole del presidente della Figc, Giancarlo Abete, dopo l'eliminazione dell'Italia dai Mondiali. «Il ct Prandelli ha rassegnato le dimissioni, io convocherò un Consiglio federale tra venerdì e lunedì. Spero che Cesare ritiri le dimissioni, penso che al di là del risultato che amareggia tutti, sia stato fatto il possibile all'interno dei livelli di competitività del nostro calcio. Il secondo posto agli Europei e alla Confederations, le brillanti qualificazioni non vanno sottovalutate alla luce del risultato di oggi», dice Abete prima di soffermarsi sulla propria posizione. «Io andrò in consiglio federale presentando le mie dimissioni irrevocabili. Avevo già preso questa decisione prima dei Mondiali, a prescindere dal risultato. Lo faccio con grande serenità, continuerò a fare politica sportiva.



Convocherò l'assemblea federale o l'11 agosto o in un'altra data utile affinché la ripresa del campionato avvenga con una nuova dirigenza federale. Il nuovo presidente avrà il mio appoggio», precisa Abete.



«Anche le mie dimissioni sono irrevocabili». Così Cesare Prandelli ha risposto all'invito del presidente Figc Abete di ripensare alla sua decisione. «Da quando ho firmato il rinnovo, sono partiti attacchi come fossimo un partito politico: non rubo i soldi dei contribuenti, non ho mai rubato»
Ultimo aggiornamento: 25 Giugno, 13:17