I novantenni saranno protagonisti
del gran finale del "Balletto"

Mercoledì 18 Marzo 2015 di Alessia Trentin
I novantenni saranno protagonisti del gran finale del "Balletto"
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Quanto dura un attimo? Il tempo di una danza, forse. Di una coreografia ballata su gambe incerte da anziano o di un ricordo di una vita passata. O di tutte le cose insieme. Sabato sera al Teatro Comunale va in scena «How long is now #Belluno» della compagnia Balletto civile, uno spettacolo fatto di attimi in cui attori e anziani ospiti della casa di riposo Maria Gaggia Lante di Cavarzano salgono sullo stesso palco, fianco a fianco. Recitanti e gente comune, teatro e realtà.

«How long is now» non è solo uno spettacolo. È un laboratorio di creatività per gli anziani, è ginnastica che fa muovere le gambe a 94 anni, è arte e intrattenimento. È il quarto appuntamento in calendario per la stagione Belluno Miraggi degli Slow Machine e, loro, ne vanno fieri. Tra le mura della casa di riposo in questi giorni fervono i preparativi. Un gruppo di 13-15 ospiti è stato scelto per ballare sabato sul palco, accanto alla compagnia di attori, la coreografia di chiusura della serata. I Balletto civile fanno sempre così, in tutte le città in cui lo spettacolo fa tappa. Rajeev Badhan, il direttore artistico, ne è entusiasta.

Qual è l’idea alla base del progetto?

«La storia parte dal racconto delle memorie di un professore di fisica e si espande poi a coinvolgere la città con la scena finale del ballo con gli anziani - spiega Rajeev -. Ci è piaciuto questo concetto di Balletto civile perché è lo stesso che stiamo perseguendo noi: quello di abbattere i muri del teatro per andare fisicamente sul territorio».

Le prevendite sono attive, come stanno andando?

«La risposta del pubblico c’è e, soprattutto, di un pubblico da fuori provincia. Riceviamo telefonate da diverse parti del Veneto di persone interessate allo spettacolo, siamo felici».

Sabato la vostra stagione arriva a metà: com’è il primo bilancio?

«Positivo. È il primo anno, siamo partiti tardi, all’inizio la comunicazione è stata lenta e le polemiche non hanno giovato, ma siamo soddisfatti. Stiamo portando in città nomi internazionali, Belluno è un capoluogo e si merita un’offerta teatrale di un certo tipo. I frutti li stiamo già raccogliendo, la città sta diventando punto di riferimento per spettatori da tutto il Veneto, viene considerata un polo dove si fanno girare produzioni di un certo livello».

Giovedì alla casa di riposo ci sarà la presentazione ufficiale della serata ma, intanto, le prevendite sono state attivate (per informazioni 328-9252116).

Ultimo aggiornamento: 16:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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