Alta Velocità, gli ambientalisti: «Sarà
un flop come la Mediopadana»

Lunedì 9 Febbraio 2015 di Roberto Cervellin
Un treno che sfreccia nei pressi della stazione di Vicenza
VICENZA - "Il tessuto urbano verrà compromesso per sempre". Non c'è pace per l'Alta Velocità.

Se da una parte Vicenza attende di conoscere il progetto definitivo dell'opera da 2,5 milioni di euro destinata ad attraversare il territorio da Montebello a Grisignano di Zocco - entro l'estate Rete Ferroviaria italiana farà conoscere le carte - dall'altra non si placa l'ira degli ambientalisti che, nei giorni scorsi, in occasione di un seminario ai chiostri di Santa Corona, hanno ribadito il ''no'' al treno veloce, proponendo, in alternativa, il quadruplicamento dei binari storici.
A essere messi in discussione, oltre alla soppressione della stazione centrale a beneficio di una più grande in zona Fiera, i dati legati alla Tav. "Per giustificare il piano, che resta inaccettabile, è sta fatta un'ingannevole supervalutazione del bacino di utenza'', ha sottolineato Giovanna Dalla Pozza Peruffo, presidente di Italia Nostra.



Si parla infatti di un milione di viaggiatori annui. ''Non è vero - ha replicato Dalla Pozza Peruffo - In provincia ci sono quasi 800 mila residenti. Chi userà la Tav? Il rischio è che si ripeta quanto accaduto con la stazione 'Mediopadana' di Reggio Emilia. Costata 79 milioni, con un bacino potenziale di 2 milioni di persone, ha appena 1.500 passeggeri al giorno. Un flop colossale".


Ultimo aggiornamento: 11:31