Dalle multe pagate rubando l'argenteria di famiglia a quella volta che il fratello le ha sparato per errore. È una Maria De Filippi a tutto tondo quella che si è raccontata a Raffaella Carrà nel programma "A raccontare comincia tu". E la Maria nazionale a raccontare ha cominciato fin dall'inizio: da quando era una ragazzina ribelle che prendeva multe in motorino e non le pagava. «Ho rubato un pezzo di argenteria in casa, una cosa cui mio papà teneva tantissimo. Era una specie di lingotto che aveva vinto con un’auto d’epoca», ha raccontato. Eppure, la piccola Maria era "pazza" del papà, mentre la mamma «mi ha inculcato il senso del lavoro, del dovere e della responsabilità». Il fratello, poi, sette anni più di lei, quando venivano i parenti la prendeva in giro: «Andate a vedere la bambina più brutta che c'è». E un giorno, per gioco, ha imbracciato un fucile e le ha sparato.
Del marito Maurizio Costanzo, la De Filippi ha ricostruito la sua capacità di «essere perennemente presente. La sera dell’autobomba? Ricordo che non abbiamo capito nulla, poi gli chiesi di non occuparsi mai più di mafia», e ha parlato del figlio Gabriele come «una delle cose più belle che mi sia mai successa». E con la Carrà la coppia è stata talmente affiatata che Maria ha lanciato una proposta: «Voglio fare Carramba con te. Io ho sempre cercato di ispirarmi al tuo modo di raccontare, era il racconto più efficace che avessi mai visto in televisione».
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