Cassino, truffa del "sisma bonus": valzer di date nelle concessioni per le agevolazioni

Il Gip, su richiesta dal pm Mattei, ordina il sequestro di 3,6 milioni di crediti d'imposta

Giovedì 10 Agosto 2023 di Vincenzo Caramadre
Cassino, truffa del "sisma bonus": valzer di date nelle concessioni per le agevolazioni

Concessione edilizia falsa per accedere al "sisma bonus acquisti".

Con quest'accusa la guardia di finanza di Cassino ha eseguito un decreto di sequestro preventivo di crediti d'imposta per 3 milioni e 600 mila euro ad una società che ha richiesto l'accesso all'agevolazione prevista dalla legge di bilancio 2021. L'attività portata avanti dalle fiamme gialle sotto il coordinamento del pm Alfredo Mattei, è un approfondimento di una precedente indagine conclusa a marzo scorso con il sequestro, poi revocato, del complesso immobiliare sorto dove c'era il mercato coperto di Cassino (immobile ora non sequestrato). Nel primo troncone d'indagine, chiuso a marzo, era stato ipotizzato un abuso edilizio perché l'opera era iniziata nel 2014 mentre la concessione, consegnata dalla società costruttrice agli inquirenti, era del 2017. Il mancato titolo edilizio è stato, però, letto dagli investigatori come un errore grossolano per la realizzazione dell'immobile a vista. I finanzieri diretti dal tenente colonnello Francesco Papale, hanno, così, messo sotto la lente d'ingrandimento il fascicolo concessorio e le varie comunicazioni con il Comune. In questo contesto è maturata l'attività d'indagine chiusa nelle scorse ore in cui risulta indagato Paolo Di Laura Frattura (imprenditore ed ex presidente dalla regione Molise) e Salvatore Fontana (imprenditore ed ex consigliere comunale), ai quali, a vario titolo, vengono contestati i reati di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, soppressione, occultamento e distruzione di atti pubblici, truffa e truffa aggravata.

L'ACCUSA

Secondo l'ipotesi della procura la concessione edilizia esibita con data 2017 non era altro che una proroga di quella richiesta e ottenuta nel 2014. Perché alterare le date? A spiegarlo sono stati gli investigatori della guardia di finanza. «E' stata disvelata l'esistenza delle proroghe dei lavori di costruzione, ma che le stesse sarebbero state successivamente artatamente soppresse ed occultate e sostituite con altra nota riportante uguale protocollo, attestante però che il titolo abilitativo doveva intendersi adottato nel mese di marzo 2017, ciò per usufruire delle agevolazioni introdotte dalla legge di bilancio 2021». Dunque la concessione edilizia del 2017, secondo l'ipotesi accusatoria, sarebbe stata propedeutica per la richiesta del "sisma bonus acquisti". Inoltre agli acquirenti (alcuni dei quali hanno sporto denuncia), sarebbe stato prospettato lo sconto in fattura di 96 mila euro per ogni appartamento, riducendo, così, il costo d'acquisto. II Gip su richiesta del pm Mattei ha disposto il sequestro preventivo di crediti d'imposta del valore di circa 3 milioni e 600 mila euro presenti sul cassetto fiscale della società immobiliare coinvolta e il sequestro della somma di denaro di circa 200 mila euro, corrispondente ai crediti già ceduti o usati in compensazione.

LA DIFESA

L'imprenditore Fontana, tramite gli avvocati Sandro Salera e Paolo Marandola, si è detto certo di poter dimostrare l'estraneità ai fatti contestati. Ed ha aggiunto di essersi occupato solo degli aspetti commerciali dopo il 2017, quando l'attività concessoria era del tutto conclusa.
 

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