Picchia il vicino che ha malmenato i suoi cani, finisce a processo

Lunedì 31 Ottobre 2022 di Marina Mingarelli
Picchia il vicino che ha malmenato i suoi cani, finisce a processo

Picchia il vicino di casa che aveva preso a calci i suoi cani, due meticci che aveva raccolto lungo la strada . L'uomo, un pensionato di 65 anni residente ad Alatri, adesso è finito sotto processo con decreto di citazione diretta giudizio.

L'uomo sarà difeso dall'avvocato Luca Solli. I fatti risalgono a qualche tempo fa quando l'anziano che aveva sentito i suoi cani guaire si era affacciato alla finestra di casa. E proprio in quel momento la scena che si è trovato davanti è stata veramente insopportabile. Il dirimpettaio, con il quale aveva già avuto precedentemente delle discussioni per via di quelle bestiole che a suo dire non facevano altro che abbaiare disturbando soprattutto il suo riposo, stava malmenando i suoi cani. A quel punto l'uomo è sceso in strada e dopo aver messo in sicurezza i suoi cani ha cominciato a colpire il vicino con pugni e calci. Lo aveva anche minacciato di morte dicendogli che gli avrebbe tagliato la gola se soltanto riprovava a toccare i suoi amici a quattro zampe. Il malcapitato, che a causa delle botte era dovuto ricorrere alle cure ospedaliere, ha fatto scattare la denuncia per percosse e minacce. Nei giorni scorsi è arrivato il decreto di citazione diretta a giudizio davanti al giudice monocratico del tribunale di Frosinone.

L'imputato però non si è rassegnato. Se da una parte il dirimpettaio, un operaio di 54 anni originario di Fiuggi è parte offesa in questa vicenda, dall'altra è finito anche lui nel mirino della procura in quanto il pensionato lo ha denunciato per maltrattamenti sugli animali. A detta del fiuggino lui si stava soltanto difendendo da quei cani che proprio mentre si trovava nel cortile di casa lo avevano aggredito mordendogli i pantaloni. Di diverso avviso il proprietario delle bestiole convinto invece che l'uomo li stava veramente malmenando perché non voleva che stessero lì vicino. Le sue bestiole che avevano soltanto un paio di anni erano gli animali più docili che potessero stare al mondo. Secondo quanto sostenuto dall'operaio, invece, oltre ad abbaiare in continuazione quegli animali non facevano altro che rovistare in mezzo ai rifiuti che venivano lasciati nelle pattumiere. Sempre a suo dire ogni mattina trovava l'immondizia sparsa dappertutto a causa loro. E' vero, qualche volta li aveva rimproverati ed allontanati ma certo non aveva mai avuto intenzione di malmenarli. La parola adesso spetterà al giudice monocratico.
Marina Mingarelli
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Ultimo aggiornamento: 11:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA