Alvito, dal viaggio a Lourdes alla truffa: pellegrini delusi restano a casa

Il racconto: "Siamo rimasti fermi in aeroporto perché solo dieci biglietti risultavano acquistati a fronte dei 53 partecipanti"

Giovedì 12 Ottobre 2023 di Roberta Pugliesi
Alvito, dal viaggio a Lourdes alla truffa: pellegrini delusi restano a casa

Volevano andare a pregare la Madonna di Lourdes ma sono tornati a casa delusi. È l'ultima truffa di un tour operator di Alvito che è finito nei guai.

Questa volta vittime dell'uomo alcuni pellegrini che volevano raggiungere il santuario sui Pirenei, 40 di Minturno e 13 di Ponza. Sembra che non sia la prima volta che l'uomo, originario di Alvito ma da alcuni anni domiciliato in un paese del comprensorio, effettuava questo "giochino", ossia far credere di aver venduto un pacchetto completo per un viaggio, salvo incassare il denaro e lasciare a piedi i turisti. Le forze dell'ordine locali lo conoscono bene ed in più occasioni avrebbero effettuato indagini ed adottato provvedimenti nei confronti dell'uomo che non ha una vera e propria agenzia viaggi ma millanta servizi attraverso una pagina online facilmente gestibile da casa. Questa volta si era fatto pagare i soldi per 53 biglietti da altrettanti pellegrini diretti come detto a Lourdes. Di quelli prenotati ne aveva però acquistati solo alcuni. Ma non è tutto perché il viaggio comprendeva anche l'arrivo nello stesso santuario di un secondo gruppo che, però, aveva scelto il viaggio in autobus partendo da Formia. Anche questo secondo viaggio è saltato poiché il co-autista del bus non si è presentato, lasciando da solo il collega. È stato grazie all'intuito del sacerdote che aveva organizzato il pellegrinaggio che è stato possibile venire a capo della situazione. Erano davvero tanti i pellegrini che avevano deciso di recarsi da Ponza a Lourdes; molti di loro anziani, qualcuno come detto aveva deciso di raggiungere il santuario in aereo, qualcun altro in pullman. Questi ultimi si erano dati appuntamento a Formia ed è lì che sono rimasti per ore ad attendere l'arrivo di un autista che non è mai arrivato costringendoli, in questo modo, a tornarsene a casa, stanchi e delusi. Coloro che invece erano partiti per raggiungere l'aeroporto di Fiumicino, per volare alla volta del santuario mariano, sono stati protagonisti dell'intervento operato dai carabinieri del posto, allertati dal sacerdote quando si è accorto che al check-in qualcosa non andava. Soltanto dieci erano infatti i biglietti aerei disponibili a fronte dei 53 pagati. Don Antonio è stato però più furbo dell'uomo e con una scusa l'ha fatto arrivare all'aeroporto dove ad attenderlo c'erano non soltanto i pellegrini esausti ma soprattutto gli uomini in divisa che, dopo aver constatato ed accertato quello che era accaduto, non hanno potuto fare altro che avviare le indagini e risalire alle responsabilità.

LA TESTIMONIANZA

«Siamo rimasti fermi in aeroporto dalle ore 14,00 fino alle due di notte afferma il gruppo - perché solo dieci biglietti risultavano acquistati a fronte dei 53 partecipanti, come pure ci è risultato che neppure l'albergo figurava prenotato fino a quel momento. Fortunatamente abbiamo trovato nella competente e amorevole assistenza fornitaci dai carabinieri dell'aeroporto di Fiumicino un conforto sia fisico che morale, prima che un altro gesto di cortesia, quello della ditta "Sabrina trasporti" di Cassino, ci mettesse a disposizione un comodissimo pullman per il ritorno a casa. Siamo anche grati alla persona che ha provocato questo disguido che ha provveduto a far fronte alle spese per il trasporto dall'aeroporto a casa. Per quanto riguarda lo spiacevole inconveniente sarà ora la giustizia, nelle cui mani la vicenda è stata rimessa, a risolvere il caso, con l'augurio che tutto vada a buon fine e aggiungono alcuni del gruppo - che chi ha commesso l'errore possa convertirsi». Parole quindi di cristiano perdono, che rendono ancor più triste quanto accaduto.
 

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