Finita la pandemia, tutti a casa. Da eroi a disoccupati, con una "riserva" di posti in futuri concorsi pari al 50%. Ci sono anche medici e infermieri della provincia di Frosinone tra coloro che hanno deciso di arruolarsi per affrontare l'emergenza Covid e di restare in "ferma eccezionale" presso le forze armate.
«C'era bisogno di noi - dice un infermiere - e non abbiamo esitato un attimo, abbiamo svolto il nostro servizio in un momento drammatico e questo è il ringraziamento che riceviamo».
In occasione della giornata mondiale dell'infermiere, il 12 maggio, l'Usmia (Unione sindacale militare interforze) aveva sollevato il caso, affermando che: «Non sarebbe affatto onorevole “lasciare indietro” coloro che nel momento del bisogno hanno risposto alla “chiamata” con prontezza e generosità, agendo con spirito di sacrificio nell’interesse dello Stato, dell’Istituzione militare e dei cittadini». Non a caso tra i militari coinvolti si stanno raccogliendo adesioni per un ricorso che punta alla stabilizzazione dei medici e degli infermieri militari che hanno lavorato nell'emergenza Covid. Solo che da sabato, intanto, dovranno restare a casa.