Compra un fucile per uccidere il fratello, i carabinieri lo fermano prima dell'agguato

Mercoledì 20 Luglio 2022 di Marina Mingarelli
Compra un fucile per uccidere il fratello, i carabinieri lo fermano prima dell'agguato

Acquista un fucile con l'intenzione di uccidere il fratello, ma viene fermato dai carabinieri.
La storia arriva da Alatri e vede protagonista M. M., 58enne originario di Veroli, che lunedì sera è stato bloccato mentre imbracciando l'arma attendeva il fratello sul viale di casa. Ad evitare la tragedia alcuni familiari i quali vedendo che l'uomo aveva acquistato quell'arma con le relative munizioni, hanno allertato i carabinieri della locale compagnia. La telefonata ai militati di Alatri è stata provvidenziale. Preoccupati per l'iniziativa che aveva intrapreso l'imprenditore hanno chiesto aiuto alle forze dell'ordine facendo si che quest'ultimo venisse bloccato prima di accedere all'interno dell'abitazione del fratello. I carabinieri che hanno agito con grande tempismo, sono riusciti a raggiungere il bersaglio prima dell'imprenditore che lo stava attendendo all'ingresso del viale. Per l'uomo che è stato subito disarmato sono scattate le manette. Fortunatamente il 58enne non ha opposto resistenza ed i militari lo hanno condotto presso la caserma della compagnia di Alatri. Dalle informazioni trapelate sembra che l'acredine dell'imprenditore nei confronti del fratello fosse scaturita da problemi economici. Da tempo le cose tra loro che gestivano una società nel settore dell'edilizia non andavano bene. I litigi riguardanti le controversie di natura economica erano ormai all'ordine del giorno. A suo dire alcuni investimenti sbagliati avevano penalizzato non poco l'azienda, ma mai i familiari immaginavano che il 58enne potesse arrivare a decidere di compiere un gesto del genere nei confronti del fratello.
La notte scorsa il pubblico ministero, il dottor Samuel Amari, dopo aver appreso i fatti ha disposto il fermo dell'imprenditore fissando la presentazione dello stesso davanti al tribunale Frosinone per il giudizio direttissimo.

L'INTERROGATORIO

L'uomo difeso dall'avvocato Tony Ceccarelli subito dopo l'interrogatorio di garanzia è stato rimesso in libertà.

Il legale ha sostenuto che non poteva essere contestato il tentato omicidio in quanto il suo assistito era stato trovato in possesso di un'arma da sparo. Ma non c'era stata alcuna azione precedente che potesse far sospettare ad un tentato omicidio. Dunque nella peggiore delle ipotesi doveva essere accusato, visto che è regolare possessore di porto d'armi, soltanto della sola detenzione in luogo pubblico di arma comune da sparo. Il pubblico ministero ha accolto la tesi difensiva dell'avvocato Ceccarelli ed ha fatto cadere l'accusa di tentato omicidio derubricandola nella sola detenzione di arma da fuoco in luogo pubblico. Adesso l'imprenditore che è stato denunciato a piede libero dovrà attendere il processo che prenderà il via il prossimo 15 novembre, dinanzi al tribunale di Frosinone. In questi mesi il suo avvocato preparerà tutta la linea difensiva per smontare le accuse. Inutile dire però che dopo l'accaduto le strade dei due fratelli si sono definitivamente divise.

Ultimo aggiornamento: 10:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA