Bimbo morto per Covid, l'ambulanza con rianimatore non c'era. La Asl ha disdetto il contratto a maggio

Domenica 17 Luglio 2022 di Giovanni Del Giaccio
Bimbo morto per Covid, l'ambulanza con rianimatore non c'era. La Asl ha disdetto il contratto a maggio

 C'era un'ambulanza con rianimatore nella Asl di Frosinone. Ha funzionato fino a maggio, poi è stata dismessa. Questione di budget, sembra, ma se davvero per il povero Matteo - nome di fantasia del bambino morto in ospedale venerdì - non si trovava chi potesse intervenire, forse quell'ambulanza un senso lo aveva ancora.

Il racconto dei familiari, sotto shock per l'accaduto, non lascia spazio a dubbi. Parlano di ritardi, di personale che non si trovava, di un trasferimento impossibile verso un ospedale più attrezzato, come ad esempio il Bambino Gesù. Serviva una terapia intensiva adatta, ma la stessa Asl ammette nella sua ricostruzione che il piccolo paziente «non era stabilizzato». E quindi, intrasportabile.

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Ieri mattina l'azienda ha svolto un audit interno, al termine del quale è stato emesso un comunicato che ricostruisce le ore drammatiche: «Il bambino è giunto in Pronto soccorso accompagnato dai genitori, è stato sottoposto a triage con l'attribuzione di un codice verde e l'esecuzione di un tampone, risultato positivo. È stato inviato immediatamente in pediatria in continuità di pronto soccorso, secondo le procedure aziendali, visitato dal pediatra che ha rilevato un rapido peggioramento delle condizioni cliniche e ha provveduto a chiamare gli anestesisti. Nel frattempo, era stato anche allertato il 118 per il trasferimento di competenza (avvenuto in altre occasioni anche con elisoccorso). Il rapido peggioramento delle condizioni cliniche non ha consentito il trasferimento. Il decesso è intervenuto in breve tempo nonostante l'equipe medica intervenuta abbia effettuato le necessarie manovre di rianimazione. Resta il dolore per la perdita di una giovane vita che non si è potuta evitare ma l'Asl si è resa disponibile fin da subito a fornire alla magistratura ogni elemento per accertare le reali cause del tragico evento».

IL TAGLIO

Poteva servire la super ambulanza con sofisticate apparecchiature di rianimazione ed equipaggio formato da personale specializzato con medico anestesista in questo caso? Forse, ma non c'è più. Eppure i numeri del servizio fornito alla Asl dalla Croce Bianca di Latina ne indicavano la necessità, a prescindere da quanto accaduto venerdì. Il servizio era partito a maggio 2021, in un primo momento su 12 ore, poi da gennaio di quest'anno su 24. Il contratto non è stato rinnovato fino al termine del 2022 nonostante le necessità espresse dai responsabili medici di presidio. Solo fino al termine del 2021 oltre 150 trasporti, con la presenza di una figura - il medico rianimatore - che è tra le più difficili da reperire. Le ambulanze 118, ad esempio, ne sono sprovviste e quando occorre salgono gli anestesisti ospedalieri. Ce l'ha l'elicottero, ma venerdì non c'è stato nemmeno il tempo di attivarlo.
Giovanni Del Giaccio
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