Prato dalla Valle e il sagrato della basilica di Santa Giustina a Padova si sono riempiti con più di 8 mila persone venute da tutta la Regione pe rdare l'ultimo saluto a Giulia Cecchettin, uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta.
«La morte di Giulia è stato un evento spartiacque che ha portato ad un aumento del senso di responsabilità collettiva» dichiara Emma Ruzzon, Udu Padova, sottolineando come la morte di Giulia abbia scosso e mosso la comunità studentesca. «Se siamo riusciti a portare in tv i temi del patriarcato e della cultura dello stupro, vuol dire che qualcosa si è mosso. E il risultato si è visto: le richieste di aiuto ai centri antiviolenza sono aumentate» conclude. Composto da giovani anche il coro diocesano che ha accompagnato l'omelia.