Truppe italiane sul fianco Est della Nato: le esercitazioni in Lettonia, Ungheria e Bulgaria con tank Ariete e blindo Centauro

È in quell'area che si concentrano le attenzioni delle principali Difese mondiali. In Polonia sarebbero già pronti centomila soldati della Response Force

Sabato 30 Marzo 2024 di Marco Prestisimone
Truppe italiane sul fianco Est della Nato: le esercitazioni in Lettonia, Ungheria e Bulgaria con tank Ariete e blindo Centauro

In Polonia ci sono i centomila soldati della Response Force, la forza di risposta rapida della Nato. Ma sul fianco est, al confine con l'Ucraina, si concentrano le attenzioni delle principali Difese mondiali. Italia compresa, che nelle ultime settimane ha portato avanti diverse operazioni di addestramento del proprio esercito. Per ora sia la Russia che la Nato stessa negano qualsiasi possibile escalation del conflitto, eppure l'allarme del primo ministro polacco Tusk sul ritorno ad un'era «pre-bellica» ha messo in allarme l'Europa ma non solo. In quell'area comunque continuano da tempo attività addestrative che coinvolgono anche i contingenti italiani. Tutte le attività operative e addestrative condotte dalle Forze Armate Italiane sul fianco orientale della Nato sono disposte dal Capo di Stato Maggiore della Difesa e svolte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze.

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Lettonia

In Lettonia, ad esempio, è terminata nei giorni scorsi l’esercitazione “Crystal Arrow 24”, condotta dal Task Group “Baltic” nell’ambito dell’operazione eFP (enhanced Forward Presence).

Si tratta del culmine delle attività per la completa interoperabilità ed integrazione multinazionale delle unità dell’Alleanza schierate in Lettonia. L'esercitazione è durata quindici giorni e ha coinvolto oltre duemila soldati arrivati da 14 Paesi dell'Alleanza.  durata quindici giorni. Inquadrati nel Battle Group multinazionale a guida canadese, i militari della Brigata bersaglieri “Garibaldi” dell’Esercito Italiano hanno partecipato alla pianificazione, condotta e supporto delle manovre difensive ed offensive eseguite in coordinamento con la brigata meccanizzata lettone, anche loro pienamente integrati nello schema tattico multinazionale pluriarma.

In linea con l’impegno internazionale della Nato, il Task Group “Baltic” «rispecchia la determinazione nazionale nell’assolvere la primaria missione di sicurezza collettiva e d’integrità territoriale dei paesi baltici, nonché la riconferma del principio di coesione e solidarietà tra i Paesi membri».

Ungheria

In Ungheria i militari della Brigata Meccanizzata “Aosta” inseriti all’interno del Forward Land Forces (FLF) BG HU hanno svolto la prima attività addestrativa congiunta con gli altri contingenti presenti. Alla presenza dell’ambasciatore italiano in Ungheria Manuel Jacoangeli, il personale militare della Compagnia di Manovra su base 62° Reggimento fanteria “Sicilia” ha partecipato ad una esercitazione multinazionale in occasione del 25° Anniversario dell’ingresso dell’Ungheria nella Nato.

L’attività ha visto coinvolto un plotone fucilieri in attività difensiva che ha testato l’interoperabilità con gli altri assetti dei Paesi partner ungheresi e croati. «Particolarmente impegnativo, dopo il dispiegamento del dispositivo terminato nel mese di febbraio, è stato il carico organizzativo e logistico a premessa delle attività operative/addestrative, vero e proprio banco di prova per gli uomini e le donne del National Support Element Italiano che, guidati dal tenente colonnello Renato Bonfiglio, svolgono quotidianamente un ruolo fondamentale per supportare le unità schierate sul terreno», si legge sul sito della Difesa.

Tutti i reparti coinvolti nell’Operazione Forward Land Forces (FLF) provengono da un intenso ciclo addestrativo che li ha visti partecipare, nel semestre precedente all’immissione in Teatro operativo a numerose esercitazioni.

In Bulgaria gli Ariete e i Centauro

In Bulgaria si è conclusa la "Shaping Armour 24", esercitazione finalizzata a migliorare il livello di interoperabilità e l’integrazione tra le unità dei contingenti nella Nato impiegati nell’operazione enhanced Vigilance Activity. Per la prima volta l’attività ha visto schierati sul terreno contemporaneamente le unità italiane su carri da combattimento “Ariete”, blindo “Centauro”, veicoli corazzati “Dardo” e gli obici semoventi PZH, accanto ai carri armati T-72, agli obici 2S1 Gvozdika e ai Multi-purpose vehicle (MT-LB) bulgari. Alla Shaping Armour hanno preso parte circa 150 soldati del Battle Group, tra i quali anche un plotone albanese su HMMWV (High Mobility Multipurpose Wheeled Vehicle). Nell’ambito dell’iniziativa Forward Land Forces della Nato, l’Italia, dall’ottobre 2022, svolge il ruolo di Framework Nation ed è presente con una forza di circa 750 unità, ponendola fra le principali Nazioni contributrici dell’operazione. 

Ultimo aggiornamento: 22:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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