Il caso Transnistria può travolgere la Moldavia? Perché Chisinau (che teme l'invasione russa) fa asse con la Francia

Firmato il 7 marzo un accordo di cooperazione a carattere difensivo tra Chisinau e Parigi

Venerdì 8 Marzo 2024 di Stefania Piras
Il caso Transnistria può travolgere la Moldavia? Perché Chisinau (che teme l'invasione russa) fa asse con la Francia

La Francia non vuole un'altra Ucraina e Macron ha rilanciato, nonostante le enormi polemiche la possibilità di inviare truppe a Kiev. Anche la Moldavia, che non fa né parte dell'Europa né della Nato, non vuole essere la prossima Ucraina, non vuole un'invasione della Russia. Macron e Sandu hanno firmato il 7 marzo un accordo di cooperazione a carattere difensivo che prevede l'invio di un rappresentante militare francese in Moldavia, Paese che sta registrando crescenti pressioni e tentativi di destabilizzazione da parte di Putin. L'accordo apre la strada all'addestramento delle forze armate del Paese. In Moldavia c'è una regione, la Transnistria, in cui diversi esponenti politici si sono dichiarati a favore di un'annessione russa.

Il rumore, e la paura, della guerra alle porte dell'Europa, lì, si sentono fortissimi.

La Moldavia teme un'invasione russa, cosa prevede l'accordo con la Francia

È un accordo che rinnova e sostituisce un altro, firmato nel 1998. Quello firmato ieri riguarda la politica di difesa, l'addestramento e la tecnologia dell'informazione. In un'intervista al quotidiano francese Le Monde la premier Sandu ha spiegato che la percezione di una possibile aggressione russa nell'est Europa non è fantascienza. «Molti hanno capito che Vladimir Putin non si fermerà. Dobbiamo muoverci più velocemente, trovare modi per essere più efficaci nel sostenere l'Ucraina e spiegare meglio la situazione ai nostri cittadini, perché se non lo facciamo ora, il costo sarà più alto per tutti», ha detto. 

Nel settembre scorso, Francia e Moldavia hanno raggiunto un accordo iniziale sulla formazione del personale militare, su consultazioni regolari in materia di difesa e sulla condivisione di informazioni. Sandu ha affermato che Mosca intende minare la stabilità della Moldavia e allontanare il Paese dell'Europa sud-orientale dal suo percorso di integrazione europea in vista delle elezioni presidenziali e del referendum sull'adesione all'Unione Europea. Con Sandu al timone, la Moldavia neutrale ha condannato l'invasione della vicina Ucraina da parte della Russia e ha rafforzato i legami con la Romania, membro dell'UE e della NATO, con cui la Moldavia condivide lingua e storia. Un rapporto del Servizio di Sicurezza e Intelligence (SIS) moldavo ha lanciato un duro avvertimento sui piani della Russia per far deragliare gli sforzi della Moldova di scrollarsi di dosso l'influenza decennale di Mosca e avvicinarsi all'Occidente.

Cosa dice l'intelligence moldava

«I dettagli indicano strategie per il 2024 e il 2025 che prevedono il sostegno ad attori politici filo-russi con legami con i servizi segreti, i gruppi del crimine organizzato e la leadership del Cremlino», ha detto il capo del SIS Alexandru Musteata. Ha spiegato anche che Mosca userebbe gli strumenti del suo vecchio manuale per seminare instabilità in Moldavia. «Prevediamo che si tenterà di innescare diverse crisi sociali e politiche, di scatenare scontri e di incitare all'odio interetnico che porterebbe a crisi di sicurezza nella regione autonoma della Gagauzia o della Transnistria». La Transinistria è una regione separatista. La Gagauzia è una regione popolata principalmente da gagauzi di etnia turca che parlano russo e hanno adottato il cristianesimo ortodosso russo.

Nella foto una caricatura di Putin mostrata in un flashmob davanti all'ambasciata russa a Chisinau, in Moldavia. 

Macron non rinuncia all'opzione di invio di truppe

L'accordo di cooperazione nel settore della difesa tra Moldova e Francia apre la strada all'addestramento delle forze armate del Paese. «Non possiamo permetterci di porci dei limiti di fronte a un nemico che non se ne pone», ha dichiarato Macron riferendosi a Putin. Tenendo in mano delle mappe geografiche il presidente francese ha fornito, in un colloquio con le opposizioni ieri, una panoramica della situazione sul fronte, descrivendo un esercito ucraino in difficoltà per la mancanza di munizioni e il rischio di una ritirata a favore dei russi. «Dobbiamo sostenere l'Ucraina per evitare che perda, ma non si tratta di metterci in una posizione belligerante», ha spiegato Macron che ha menzionato gli attacchi informatici contro diversi Stati europei, tra cui la Francia, e la minaccia ai suoi interessi in Africa e nel Mar Rosso. La sua posizione è diventata controversa, scomoda: è visto come il politico europeo più pronto a una possibile un'escalation bellica con l'invio di truppe. Una posizione che ha sollevato un fortissimo dibattito. il 60% dei francesi è contrario secondo un sondaggio Odoxa-backbone Consulting per Le Figaro e le opposizioni fanno muro. È stato costretto a correggere il tiro, i quotidiani francesi riportano le precisazioni del suo staff: «il presidente non ha messo sul tavolo l'idea di inviare truppe di terra, ma si è limitato a rispondere a una domanda durante la conferenza stampa a seguito di un incontro a sostegno dell'Ucraina a Parigi la scorsa settimana».

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La Moldavia sospende il trattato sulle armi nato dopo la fine della Guerra Fredda

Intanto la Moldavia sospende il trattato sul controllo delle armi (CFE) che era in vigore dal 1990 ERA stato firmato dai rappresentanti di 16 membri della NATO e di sei membri dell'Organizzazione del Patto di Varsavia. Stabiliva un tetto massimo per cinque tipi di armi ed equipaggiamenti militari: carri armati, veicoli corazzati da combattimento, artiglieria, aerei d'attacco ed elicotteri d'attacco. La decisione di abbandonare, sebbene temporaneamente, il trattato è stata motivata da un «cambiamento fondamentale» della situazione in Europa, ha detto il Segretario di Stato moldavo per la politica di difesa Valeriu Mija sottolineando che finora 21 Paesi hanno deciso di sospendere il trattato da quando è stato firmato. La decisione del governo sarà comunque sottoposta al Parlamento e poi alla presidente Sandu.

Nella foto Vladimir Putin e il capo della regione autonoma moldava della Gagauzia Yevgenia Gutsul durante il Festival Mondiale della Gioventù (WYF) del 2024 nella Regione di Krasnodar, in Russia.

Entro l'estate ci sarà una missione di difesa francese in Moldavia

In un'intervista rilasciata a Politico il ministro degli Esteri moldavo Mihail Popșoi ha dichiarato che gli investimenti nelle difese aeree del Paese sono disperatamente necessari. La guerra in Ucraina, come detto, lì si sente fortissima. Diversi missili russi lanciati dal Mar Nero sono stati individuati mentre attraversavano lo spazio aereo del Paese diretti verso obiettivi in Ucraina. A settembre, la Moldavia ha acquistato un radar francese Ground Master 200 della Thales - la prima volta che il Paese dell'Europa orientale ha acquistato materiale militare occidentale.

E ancora, un'opzione discussa a settembre era l'acquisto di missili di difesa aerea a corto raggio Mistral di MBDA.

«Stiamo studiando il modo in cui disporre del sistema in modo da non trovarci nella posizione dei personaggi del film "Don't look up"», ha detto il ministro moldavo a Politico, facendo riferimento al film con Leonardo Di Caprio in cui l'umanità ignora l'avvicinarsi di una cometa destinata a distruggere la Terra.

Nella foto il radar Ground Master 200 della Thales

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