Birmania, Medici senza frontiere: almeno 6.700 Rohingya uccisi in un mese

Giovedì 14 Dicembre 2017
Il campo rifugiati di Balukhali in Bangladesh
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Almeno 6.700 Rohingya, inclusi 730 bambini sotto ai 5 anni, sono stati uccisi tra agosto e settembre scorsi in Birmania: lo denuncia Medici senza Frontiere (Msf) in uno studio pubblicato online. Gruppo di religione islamica fuggito da uccisioni, stupri e incendi di interi villaggi nel corso di operazioni militari condotte nel nord dello stato di Rakhine, in Birmania, tra l'ottobre 2016 e l'agosto 2017.

Il bilancio ufficiale delle autorità birmane riferito allo stesso periodo è di 400 vittime, scrive la Bbc, la maggior parte indicate come «terroristi islamici». Dalle violenze di agosto sono oltre 645.000 i Rohingya fuggiti in Bangladesh, afferma Msf.

La maggior parte delle vittime, stima Msf, sono state uccise da colpi di arma da fuoco, molte altre bruciate vive nelle proprie case date alle fiamme o picchiate a morte. «I numeri sono sottostimati, non abbiamo monitorato tutti i
campi rifugiati», spiega Msf, che ha raccolto testimonianze tra i Rohingya fuggiti in Bangladesh: «Abbiamo resoconti su intere famiglie bloccate nelle case poi date alle fiamme». Sulla base dei dati esaminati, Msf stima che le vittime nel
mese di agosto possano superare le 13.000 persone.

 
Ultimo aggiornamento: 22:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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