Nave spia iraniana nel Mar Rosso prepara l'attacco per gli Houthi, fregata italiana Fasan a rischio

Sabato 23 Dicembre 2023 di Alessandro Rosi
Nave spia iraniana nel Mar Rosso prepara l'attacco per gli Houthi, fregata italiana Fasan a rischio

Una nave spia iraniana si aggira nel Mar Rosso. Un'imbarcazione chiave per gli attacchi degli Houthi alle navi occidentali. E se i Paesi della Nato non hanno dubbi,  Teheran smentisce categoricamente ogni coinvolgimento. Anche perché, altrimenti, il conflitto rischierebbe di allargarsi. Ma nel frattempo la situazione nel canale di Suez si fa incandescente.

E il motivo è chiaro: la lega araba (l'alleanza militare del Medio Oriente, a cui si deve però aggiungere l'Iran) non gradisce la presenza delle navi statunitensi (e non) nell'area. Che però, invece, è aumentata con la guerra tra Hamas e Israele.

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Dove si trova

Una vedetta, un punto d'appoggio da cui far partire l'offensiva. La nave iraniana “Behshad” è  lunga 174 metri e pesa oltre 20mila tonnellate. I segnalatori di posizione consentono di individuarla con i più comuni sistemi di tracciamento online (come vesselfinder). Ora si trova nel mezzo del Mar Rosso, a pochi chilometri a Nord dello stretto di Bab el-Mandeb.

La conversione

Lo scorso gennaio alcuni analisti militari hanno diffuso le immagini di quello che sembrerebbe essere un processo di conversione della nave. Ovvero la trasformazione in una portaerei per droni kamikaze. Peraltor, negli ultimi mesi, diversi aeromobili a pilotaggio remoto sono stati abbattuti proprio dalle imbarcazioni occidentali. Non si può quindi escludere che siano partiti proprio dalla Behshad.

Da quali elementi è stata desunta la trasformazione? “Il fatto che la sovrastruttura si estenda sul ponte originale significa che il layout tradizionale di una portaerei è impossibile - scrive l'esperto militare Hi Sutton -. Anche gli angoli sul ponte luminoso aggiunto non sono tradizionali. Forse questo suggerisce un ponte di volo che corre da babordo a tribordo davanti alla sovrastruttura".

 

I timori degli Usa

Chi non ferma le accuse all'Iran sono gli Stati Uniti. Per gli Usa Teheran è «profondamente coinvolta» negli attacchi commessi dagli Houthi contro le navi nel Mar Rosso. Ad affermarlo la portavoce del consiglio alla sicurezza nazionale Adrienne Watson. «Sappiamo che l'Iran è profondamente coinvolto nella pianificazione delle operazioni contro le navi commerciali nel Mar Rosso», ha messo in evidenza Watson. Certo, Washington ha aumentato notevolmente la presenza nella zona nell'ultimo periodo. E con navi da guerra, a partire dalla portaerei Eisenhower. Scelta (evidentemente) non gradita agli Stati che si affacciano sul Mar Rosso, che la considerano una sfida. 

I rischi per le navi italiane

Nel Mar Rosso si trovano anche le navi italiane. In particolare la fregata Fasan, che secondo gli ultimi rilievi è nel Golfo Persico. Non, quindi, a contatto con l'imbarcazione spia iraniana. Ma un possibile bersaglio qualora si avvicinasse. E proprio il ministero della Difesa ha ufficializzato che “l’Italia invierà nel Mar Rosso la fregata Virginio Fasan”. Si tratta, è bene dirlo, di azioni (quelle dei ribelli) di dissuasione e non veri e propri attacchi mirati a distruggere le navi considerate nemiche. Anche perché non c'è competizione dal punto di vista dell'arsenale.

L'operazione Prosperity Guardian

Con l’Operazione Prosperity Guardian l'Italia mira alla sicurezza delle rotte mercantili. Altri imbarcazioni della Marina si potrebbero aggiungere alla Fasan. E questo per garantire che le navi commerciali non vengano attaccate (come accaduto di recente). Oltre a evitare che il prezzo petrolio salga. Perché? Gli Houthi yemeniti hanno minacciato attacchi ogni 12 ore alle navi battenti bandiera di uno Stato occidentale in due casi: se puntano contro lo Yemen o se tentano di passare dallo stretto di Bab al-Mandeb. Così le big mondiali del trasporto marittimo e petrolifero hanno deciso di cambiare rotta. Strada più lunga, però, che comporta un aumento del 12% dei prezzi (un milione di dollari in piu solo per il carburante).

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