Morte con un pugno al cuore, come funziona la tecnica del Kgb usata per uccidere Navalny

Il colpo sferrato dopo che l'oppositore di Putin è stato esposto a condizioni di congelamento per diverse ore

Giovedì 22 Febbraio 2024
Morte per un pugno al cuore, come funziona la tecnica del Kgb usata per uccidere Navalny

Un pugno al cuore. Così, secondo il Times che cita Vladimir Osechkin, fondatore del gruppo per i diritti umani Gulagu.net, sarebbe morto il leader dell’opposizione russa Alexei Navalny.

Una tecnica degli agenti delle forze speciali del  Kgb. Il colpo sferrato dopo che l'oppositore di Putin è stato esposto a condizioni di congelamento per diverse ore. Secondo Osechkin, che cita una fonte che lavora nella colonia penale artica dove Navalny è morto venerdì scorso, i lividi trovati sul corpo dell'oppositore sono compatibili con la tecnica del «pugno unico».

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La tecnica del Kgb

Il pugno al cuore (o pugno precordiale) è una manovra manuale per defibrillare l'organo cardiaco in fase di aritmia. Considerata una tecnica di emergenza, è raccomandata solo in assenza di defibrillatore. Come funziona? Si tratta di in un colpo unico allo sterno, all'altezza del cuore, a una distanza di circa 20 centimetri. La manovra va eseguita una sola volta. Quando? Entro 30 secondi dall'insorgenza dell'arresto cardiaco. 

Due ore al gelo

Prima di morire Navalny era stato lasciato al gelo per più di due ore e mezzo. La temperatura quel giorno è scesa anche sotto i meno trenta. In condizioni così estreme, i detenuti resistono in genere molto meno all'aperto, lui invece era stato lasciato terribilmente a lungo, in un cortile da solo, senza nessun altro detenuto, senza testimoni, in una sorta di cella senza tetto, un buco nel cemento dove si intravede appena il cielo di cui si ricordano bene tanti prigionieri tornati da quel penitenziario: in quel cortile, dicono tutti, è ancora più insopportabile stare fuori d'inverno, non passa nessuna luce, soltanto il gelo».

 

La testimonianza

«Penso che lo abbiamo stremato dal freddo, rallentando al massimo la circolazione del sangue. A quel punto diventa molto facile uccidere: se hai esperienza, bastano pochi secondi, un colpo secco, devi solo essere addestrato. È un vecchio metodo degli agenti speciali del KGB». Secondo Osechkin, Navalny non è stato il primo a morire così dentro le mura dell'IK-3: questo significa che nel penitenziario ci sono guardiani addestrati a uccidere col pugno al petto. L'assassinio sarebbe stato preparato da giorni, con «l'evidente coinvolgimento delle autorità di Mosca». «Da quello che so dalle mie fonti - ha detto ancora Osechkin al Times - l'operazione è stata preparata. È stato un ordine arrivato direttamente da Mosca, altrimenti nessuno avrebbe potuto mettere fuori servizio le telecamere».

 

Le telecamere fuori uso

Due giorni prima della morte di Navalny, Gulagu.net aveva riportato la notizia di una visita al penitenziario IK-3, detto anche «Lupo Polare», di agenti della FSB, i servizi russi. Per Osechkin ci sono pochi dubbi: sono stati loro a organizzare la messa fuori uso delle telecamere di sorveglianza e di tutti i dispositivi di ascolto. Al Times Osechkin ha riportato anche la testimonianza di un uomo che è riuscito a vedere il corpo di Navalny, ormai inghiottito da qualche laboratorio di medicina legale nonostante le ripetute richieste della famiglia di poter riavere la salma.

I lividi

I «lividi» di cui si è parlato fin dall'inizio, sarebbero in realtà concentrati sul petto, e del tutto «compatibili» con l'ipotesi di una morta causata dal pugno al cuore. Un addetto dell'ambulanza che ha trasportato il corpo di Navalny aveva invece parlato di ecchimosi compatibili con un tentativo di rianimazione con massaggio cardiaco. Sempre di ieri è la notizia che il vice direttore del Servizio penitenziario federale russo Valery Boyarinev è stato promosso colonnello e che un altro alto funzionario dei servizi di sicurezza, Alexander Bastrykin, ha ricevuto un encomio da parte del Cremlino. Boyarinev era stato già più volte accusato di intervenire regolarmente per accertarsi che Navalny ricevesse «il peggior trattamento possibile». Per molti attivisti le due promozioni sarebbero il segno inequivocabile che «la missione loro affidata è stata compiuta» . Boyarinev è stato ricompensato per «torture e omicidio» ha commentato il direttore dlela Fondazione anticorruzione di Navalny, Ivan Zhdanov. I russi hanno dichiarato che l'esame autoptico del corpo di Navalny durerà almeno 14 giorni. «Una contro-autopsia sarà difficile da effettuare - ha commentato ieri Philippe Charlier, un esperto francese - tutto dipenderà da come sarà riconsegnato il corpo. I russi potrebbero addirittura consegnare alla famiglia soltanto le ceneri».

L'insegnamento

Secondo quanto riportato dal Times, la tecnica del colpo al cuore è insegnata ai membri del KGB per uccidere. Prima, però, le vittime vengono esposte a temperature polari per indebolire il muscolo cardiaco. Si produce la commotio cordis. Ovvero? Il colpo produce fibrillazione ventricolare senza però lesionare sterno, coste e cuore. Si tratta, come detto, di un evento estremamente raro.

Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 07:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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