AAA 007 cercansi: il MI6 a caccia
di agenti segreti via internet

Martedì 10 Giugno 2014 di Giulia Aubry
AAA 007 cercansi: il MI6 a caccia di agenti segreti via internet
​Cerchi lavoro? Ami l’avventura? Pensi di possedere ottime capacit di analisi? Sai comunicare in maniera efficace con persone provenienti da diversi contesti sociali e culturali? Hai una passione per tutto ciò che avviene in ambito internazionale? Insomma, ritieni che da qualche parte – dentro di te – ci sia uno 007, pronto a bere Martini shakerato e, rigorosamente, non mescolato?



Se la risposta a tutte queste domande è sì, allora nelle pagine delle offerte di lavoro su TheEconomist.com potresti trovare l’offerta che fa per te. Da ieri – e fino all’8 luglio – infatti è possibile inviare la propria candidatura come ufficiale di intelligence (più “volgarmente” agente segreto) per l’MI6, il servizio reso famoso da James Bond. Certo, per poter partecipare è necessario essere cittadini inglesi o naturalizzati. Al di là del carattere internazionale del personaggio, nato dall’abile penna di Ian Fleming, agli agenti segreti – in Gran Bretagna, come in tutto il resto del mondo – viene chiesto di mettere il proprio paese e la sua sicurezza al di sopra di tutto.



Ma ciò che realmente colpisce nell’offerta di lavoro del MI6, almeno nella versione breve pubblicata su The Economist, è il tono della stessa che – andando ben oltre l’istituzionalità e il rigore che si immaginano sempre legati a un compito così deligato – gioca su un linguaggio e una terminologia in cui è impossibile non ritrovare l’eco delle gesta del personaggio interpretato da Sean Connery, Roger Moore, Timothy Dalton, Pierce Brosnan e David Craig (ci perdoni George Lazenby, ma si fa sempre una certa fatica a includerlo in questa lista) in ben 23 pellicole cinematografiche.



Secondo l’offerta, infatti, essere un ufficiale di intelligence del Servizio Segreto di Sua Maestà vuol dire ottenere “la carriera che hai sempre desiderato”, “intellettualmente stimolante”, “piena di sfide”, “rilevante a livello internazionale” e, soprattutto, “peppered”, per usare la loro stessa espressione, come dire, “piena di pepe”, “piccante”, “condita con esperienze che non potrai mai dimenticare”. Insomma “l’opportunità che non troverai mai da nessuna altra parte (…) non un’esperienza di lavoro, ma un’esperienza di vita”.



Volendo leggere tra le righe di un linguaggio, tanto enfatico da non sembrare neppure britannico, viene quasi da chiedersi se non ci sia una “crisi di vocazioni” nel settore o se sia necessario sostituire, per usare una metafora, Daniel Craig con un attore più giovane e attuare così un rinnovo dell’organizzazione, anche di fronte alle sfide che ogni giorno si pongono a chi opera in questi settori. Già a marzo di quest’anno, infatti, il quotidiano britannico The Telegraph aveva pubblicato il link a una divertente flow-chart del MI6 che mostrava la via più veloce per diventare ufficiale di intelligence e da lì rimandava al link per presentare la propria candidatura.



Come è naturale che sia non conosceremo mai chi corrisponda davvero alle caratteristiche di un’offerta di lavoro così ampia ma, in realtà, così puntuale nelle sue esigenze specifiche. Di sicuro, però, pensando a loro, li immagineremo vestiti con un completo nero o blu tropicale oppure in smoking. Che in un mondo che cambia, anche le professionalità della sicurezza debbano cambiare, è inevitabile e necessario. Se a farlo però sono i britannici, è impossibile non rendere omaggio alla tradizione, magari sorseggiando ancora quel Martini shakerato.
Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 17:14

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