Gaza, Netanyahu: «Non cediamo alle pressioni internazionali, non escludiamo nessuna opzione». Israele reagisce a 200 attacchi: 6 morti e 15 feriti nella Striscia

Venerdì 11 Luglio 2014
Gaza sotto il fuoco israeliano
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Nelle ultime 24 ore da Gaza sono stati lanciati 200 razzi verso centri abitati in Israele. Lo riferisce il portavoce militare secondo cui dall'inizio delle ostilit contro Israele sono stati sparati 550 razzi. Da parte sua la aviazione israeliana ha colpito ieri a Gaza 210 obiettivi. Dall'inizio della operazione Margine Protettivo gli obiettivi colpiti (zone di lancio di razzi, tunnel, campi di addestramento) sono stati 1090.

Il bilancio. Almeno 103 palestinesi sono morti ed altri 750 sono rimasti feriti - tra loro molte donne e bambini - nell'ambito dell'Operazione confine protettivo lanciata, martedì all'alba, da Israele contro la Striscia di Gaza, per porre fine al lancio di razzi verso il territorio israeliano. Lo riferiscono fonti mediche palestinesi.

Razzi su Tel Aviv. Hamas ha rivendicato la salva di razzi lanciati verso Israele stamane - e per cui sono risuonate le sirene nella zona di Tel Aviv - come il suo primo deliberato tentativo «di colpire l'aeroporto Ben Gurion». Lo riporta Ynet sostenendo che la fazione islamica ha fatto sapere di aver lanciato quattro razzi M-75 verso l'aeroporto.

In serata hanno suonato di nuovo le sirene d'allarme a Tel Aviv. A quanto riferiscono i media, almeno un razzo è stato intercettato dal sistema di difesa anti missili. Le sirene sono risuonate anche a Holon e Bat Yam, non distante dalla città. Si sono avvertite due/tre forti esplosioni.

Netanyahu: «Non escludiamo nessuna opzione». Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ribadito che «Nessuna pressione internazionale ci impedirà di agire contro i terroristi a Gaza».

Da martedì, ha ricordato il premier, Israele ha attaccato oltre mille obiettivi di Hamas e della Jihad islamica nella Striscia di Gaza. Netanyahu, che ha voluto elogiare sia il sistema antimissili Iron Dome che i civili israeliani per il loro «coraggio» di fronte all'incessante lancio di razzi, ha poi affermato che il Paese continuerà a sferrare colpi «decisivi» contro Hamas nella Striscia di Gaza.

Poi, rispondendo alla domanda di una giornalista su una possibile operazione di terra a Gaza: «Soppesiamo tutto, ci prepariamo a tutto. Tsahal (l'esercito israeliano) ha avuto ordine di tenersi pronto».

«Il popolo israeliano sa che la mia prima preoccupazione è riportare la calma. Farò tutto il necessario per raggiungere questo obiettivo», ha continuato Netanyahu, «I leader di Hamas si nascondono dietro i cittadini di Gaza. Loro sono responsabili di tutte le vittime».

Poi il permier israeliano ha ribadito che «Il Medio Oriente è sempre più preda di un Islam estremista, che bussa anche alle nostre porte». Per far fronte a questo fenomeno, ha aggiunto, «dobbiamo prenderci cura di Hamas a Gaza, e lo facciamo. Ma non basta». Israele «non può accettare che la Cisgiordania si trasformi in un'altra Gaza».

Per questa ragione, ha ribadito il premier, Israele non potrà rinunciare al «controllo militare» a ovest del Giordano perchè altrimenti esisterebbe il rischio che presto o tardi, come a Gaza, i palestinesi «scavino migliaia di tunnel verso Israele» o usino quei territori come base di lancio per i loro razzi. «Il controllo del territorio mantiene un'importanza grandissima» ha sottolineato Netanyahu.

Hamas minaccia le linee aeree. Un avvertimento alle linee aeree straniere di sospendere i voli per Tel Aviv è stato lanciato dal braccio di armato di Hamas. Lo riferisce l'agenzia palestinese Maan. In un comunicato le Brigate Ezzedin al-Qassam (braccio militare di Hamas) affermano che ormai l'aeroporto Ben Gurion sarebbe divenuto insicuro perchè può essere colpito dalla Striscia di Gaza. Dal testo viene lasciato intendere che potrebbe essere preso di mira ancora in futuro.

Gaza. «È una battaglia difficile e li stiamo colpendo duramente. Ci stiamo preparando per l'opzione di una possibile incursione via terra». Lo ha detto il ministro della difesa interna Yitzhak Aharonovitch arrivando ad Ashdod dove un razzo lanciato da Gaza ha centrato una stazione di benzina e dove si registra un ferito le cui condizioni appaiono serie.

Sei palestinesi, tra cui una donna, sono stati uccisi nella notte in due differenti raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza. Cinque i morti e 15 i feriti a Rafah, dove è stata colpita la casa di un militante della Jihad islamica. L'altra persona, di 33 anni, è stata uccisa in un attacco sulla città di Gaza, nel quartiere di Tel el-Hawa. Dall'inizio dell'offensiva israeliana sono state uccise oltre 95 persone. Secondo l'esercito israeliano il sistema anti missile Iron Dome ha intercettato da Gaza 44 razzi su un totale di 184.

«Hamas è pronto a combattere per mesi»: è l'avvertimento giunto la scorsa notte da Mahmud a-Zahar, dirigente di Hamas, in un'intervista telefonica ad una emittente di Gaza. Un cessate il fuoco, ha aggiunto, dovrà rispettare le condizioni di Hamas come la rimozione del blocco di Gaza e la liberazione dei detenuti arrestati il mese scorso.

Haifa. Anche gli abitanti di Haifa, la città più popolosa nel Nord di Israele, si sono trovati la scorsa notte trascinati nel conflitto in corso a Gaza fra Israele e Hamas. Nella notte sirene di allarme sono risuonate nella città (a 160 chilometri da Gaza). Una donna di 80 anni, sopraffatta dallo spavento, è morta di infarto. In mattinata sono iniziate le ricerche dei resti di due razzi. Da Gaza, la Jihad islamica ha rivendicato l'attacco.

Ultimo aggiornamento: 12 Luglio, 00:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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