Herbalife finisce sotto inchiesta,
il titolo crolla in borsa: -9%

Giovedì 13 Marzo 2014
Herbalife finisce sotto inchiesta, il titolo crolla in borsa: -9%
NEW YORK - George Ackman, il gestore di hedge fund, ha avviato una campagna straordinaria contro Herbalife, per far crollare il titolo in borsa.



A sostenerlo è il New York Times, che afferma come Ackman, che aveva puntato un miliardo di dollari sulla crisi di Herbalife, abbia usato la sua influenza sia tra altri finanzieri che tra politici per sostenere la sua tesi. In particolare Ackman ha premuto su un deputato democratico della California, Linda Sanchez, perchè chiedesse con una lettera alla Federal Trade Commission, indagini sulla società, che lui sostiene essere una truffa con conti gonfiati dal continuo reclutamento di venditori piuttosto che da vero business.



Ackman ha messo a conoscenza della missiva altri gestori prima ancora che venisse considerata dalle autorità. Il Times definisce l'operazione di Ackman «senza precedenti» e cita altre iniziative che avrebbe aiutato a organizzare: da proteste di piazza a conferenze stampa in California, Connecticut, Nevada, Illinois e New York. Ackman ha anche finanziato con 130.000 organizzazioni dei diritti civili per raccogliere nomi di potenziali vittime di Herbalife e inviarli agli inquirenti.



CROLLO IN BORSA Tonfo del titolo di Herbalife a Wall Street alla ripresa degli scambi dopo lo stop di mezz'ora che ha fatto seguito alla decisione della Federal Trade Commission (Ftc), l'organismo americano di sorveglianza contro i comportamenti anti-concorrenziali, di avviare un'idagine civile sulla società che produce prodotti dietetici e integratori alimentari. Attualmente il titolo cede il 9% a 59,55 dollari per azione, dopo essere scivolato fino a un minimo intraday di 54,59 dollari, con una capitalizzazione di mercato scivolata a 6,03 miliardi di dollari. La decisione della Ftc arriva dopo che il gestore di hedge fund George Ackman ha accusato Herbalife di «operare secondo uno schema a piramide», ovvero orchestrando una truffa con conti gonfiati dal continuo reclutamento di venditori piuttosto che da vero business.



Herbalife, che ha sempre respinto con vigore le accuse di Ackman, ha fatto sapere oggi di «accogliere con favore l'apertura dell'indagine data la quantità di disinformazione sul mercato» e che collaborerà «appieno con la Ftc». La società ha detto inoltre di avere «fiducia nel fatto che Herbalife si attiene a tutte le leggi e la regolamentazione vigente».
Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 10:16

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