Il 21 giugno doveva essere la data per il ritorno alla normalità, ma la ripresa dei contagi potrebbe far slittare le riaperture nel Regno Unito per almeno un mese. L'annuncio è atteso in queste ore, la ripresa in Inghilterra slitterebbe di quattro settimane. Il primo ministro Boris Johnson ha ammesso oggi che la diffusione della variante delta (ex indiana) del Covid 19 è oggetto di «grave, grave preoccupazione».
Il fattore vaccinazioni - Sono gli ultimi dati a preoccupare particolarmente: altri 8125 casi, un record in negativo che non si registrava dal mese di febbraio. Inoltre, dei 42 morti per il ceppo indiano, 23 erano immunizzati. L'Inghilterra è andata molto veloce con la campagna di vaccinazione: quasi metà della popolazione ha già ricevuto anche la seconda dose di vaccino e 41 milioni di persone su 66 sono state vaccinate con una. La variante Delta si sta mostrando molto più contagiosa di quella cosiddetta inglese (+60%) e appare anche più resistente ai vaccini in uso. Per la sanità pubblica inglese una sola dose di vaccino - sia di Pfizer che di AstraZeneca - protegge al 33%, mentre la doppia dose arriva all'85% per il vaccino tedesco-americano e al 70% con quello di Oxford.
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Indice Rt in crescita - In questi giorni è cresciuto anche l'indice Rt che è ora tra 1,2 e 1,4. I casi di delta sono aumentati del 240% nelle ultime due settimane: da 12.431 a 42.323 in totale. Dall'inizio di febbraio al 7 giugno ci sono stati 33.206 casi di variante indiana: 19.573 sono persone non vaccinate (58,9%), 1.785 sono invece totalmente vaccinati (5,3%) e 7.559 hanno ricevuto una sola dose (22,7%). Dei 42 morti a cauisa della variante, 23 non erano stati vaccinati, 7 erano immunizzati con una sola dose e 12 con due. Numeri che non possono non preoccupare.