Controffensiva ucraina, cosa sta succedendo? La grande avanzata di Kiev sul fiume Dnipro: «Mosca cerca di calmare l'isteria»

La prima importante avanzata delle forze armate ucraine dopo mesi di controffensiva

Mercoledì 22 Novembre 2023 di Silvia Sfregola
Controffensiva ucraina, la grande avanzata di Kiev sul fiume Dnipro: «Mosca cerca di calmare l'isteria»

Dopo mesi di controffensiva l'Ucraina avanza sul Dnipro e annuncia di aver respinto gli occupanti russi in un'area compresa tra i 3 e gli 8 chilometri lungo la riva est dello strategico fiume, nel sud del Paese a due passi dalla Crimea. L'ultimo successo nella controffensiva lanciata a inizio estate da Kiev, che punta verso sud per tagliare le linee di rifornimento alla Crimea, risale all'agosto scorso nella regione di Zaporizhzhia.

L'offensiva di Putin preme invece lungo le direttrici nel Donetsk e nel Lugansk, in Donbass, che puntano verso Avdiivka e Kupyansk e che sembrano essere i principali obiettivi dei russi. I progressi di Mosca sono però limitati mentre le perdite «molto significative», evidenziano gli 007 di Londra.

 

L'avanzata lungo le sponde del Dnipro

Gli scarni successi militari continuano a generare malcontento in Russia e i progressi dell'Ucraina, sulla sponda orientale del Dnipro, alimentano la preoccupazione dei blogger militari di Mosca. Per questo il Ministero della Difesa e i funzionari russi provano a controllare «l'isteria» scatenata dalle operazioni di Kiev nella regione di Kherson, come riferisce l'Institute for the Study of War (Isw). Le dichiarazioni rilasciate proprio dal ministro della Difesa Sergei Shoigu rappresenterebbero la diretta conseguenza di questa diffusa agitazione nel Paese. In un discorso tenuto martedì scorso Shoigu ha dichiarato che le forze armate russe hanno impedito tutti i tentativi ucraini di effettuare con successo «operazioni anfibie in direzione di Kherson infliggendo perdite colossali alle forze armate di Kiev». Secondo l'Isw le parole di Shoigu altro non sarebbero che il tentativo di placare le polemiche sollevate proprio dai blogger militari riguardo agli attacchi ucraini sulla riva orientale del Dnipro e all'incapacità russa di respingerli. 

 

L'isteria russa

Secondo il rapporto dell'Isw i blogger militari russi denunciano la presenza delle truppe di Kiev sulla riva sinistra del Dnipro e criticano l'apparente incapacità dell'esercito di Mosca di reprimere le operazioni. Si legge su uno dei tanti canali Telegram: «Dopo aver studiato le dichiarazioni di vari canali e aver parlato con i soldati in prima linea, siamo ancora una volta giunti alla conclusione che il nostro principale nemico in prima linea non sono le forze ucraine, ma la nostra stessa inerzia. A tutti i livelli. L'esercito russo ha fatto molta strada nel suo sviluppo, ma c'è ancora molto da imparare». Secondo il rapporto di Isw, un soldato russo della Flotta del Mar Nero in un video circolato sui social critica aspramente il proprio esercito: «Per ogni soldato russo che opera nell'area di Krynky, ci sono anche tre droni ucraini».

 

La lettera del soldato russo

Una lettera di un altro soldato russo, schierato proprio nei pressi di Krynky, racconta lo stesso dramma. Nella missiva, che secondo l'Institute for the Study of War è stata poi pubblicata da un blogger militare, viene denunciata la mancanza di droni da ricognizione nell'area di Krynky da parte delle forze armate russe: un grave problema che rallenta i loro movimenti e li espone al rischio di attacchi ucraini. Il soldato avrebbe anche evidenziato che le truppe di Mosca («diverse decine di migliaia»), rispondono «con tiri d'artiglieria» insufficienti. «Secondo il soldato, la sua unità non ha praticamente interagito con le altre unità russe che operavano nelle vicinanze. Il quartier generale russo vicino a Kherson stava elaborando piani fallimentari perché riceveva solo informazioni false e in ritardo» riporta il quotidiano online Ukraïns'ka pravda.

Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 09:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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