Cina lavora al missile intercontinentale nucleare DF-5C, la nuova arma che spaventa gli Stati Uniti

Il rapporto del Pentagono sulle armi nucleari dell'avversario

Venerdì 3 Novembre 2023 di Fausto Caruso
Cina lavora al missile intercontinentale nucleare DF-5C, la nuova arma che spaventa gli Stati Uniti

«Il missile balistico intercontinentale nucleare DF-5C della Cina scuote il Pentagono. Potrebbe provocare il caos negli Stati Uniti continentali, in Alaska e nelle Hawaii». L'allarme è riportato da The EurAsian Times che ricorda come "nel suo annuale China Military Power Report pubblicato il 19 ottobre, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha stimato che la Cina aveva oltre 500 armi nucleari nel suo arsenale a maggio e che probabilmente avrà più di 1.000 testate entro il 2030".

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I modi di attaccare

Ancora più importante, "il tanto atteso rapporto annuale del Pentagono al Congresso evidenzia che la Cina sta aumentando il numero di modi in cui potrebbe attaccare gli Stati Uniti continentali.

Questi includono lo sviluppo del primo missile intercontinentale armato convenzionalmente e di armi lanciate da sottomarini che potrebbero essere lanciate dalle sue acque territoriali. Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha affermato che la Cina: potrebbe esplorare lo sviluppo di sistemi missilistici a raggio intercontinentale armati convenzionalmente".

Come funziona

I missili balistici intercontinentali, o ICBM, sono generalmente destinati a sganciare bombe nucleari, ma armarli convenzionalmente per colpire gli Stati Uniti continentali consentirebbe alla Cina di colpire senza ricorrere al nucleare. Il rapporto avverte che la Cina potrebbe “minacciare attacchi convenzionali contro obiettivi negli Stati Uniti continentali, nelle Hawaii e in Alaska” se una variante armata convenzionalmente dovesse essere costruita e dispiegata. Il Pentagono afferma che il DF-5C, uno dei numerosi missili balistici intercontinentali con armi nucleari recentemente sviluppati e potenziati dal PLA, potrebbe essere dotato di enormi testate con rese multi-megatoni.

Caratteristiche

Anche secondo The Telegraph, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ritiene che l’Esercito popolare di liberazione cinese stia sviluppando un nuovo missile balistico intercontinentale. lo stesso che gli stessi Usa hanno ritenuto dopo averci lavorato che "fosse troppo pericoloso per esistere". Ossia, "un missile pesante a più stadi che lascia l’atmosfera terrestre e viaggia intorno al mondo a velocità enormi prima di rientrare e discendere verso il suo bersaglio a 20 volte la velocità del suono. Tali missili normalmente hanno una testata nucleare: ma questo, l’unico, sarebbe armato con esplosivi convenzionali. È un’idea incredibilmente pericolosa. Che il Pentagono conosce bene, poiché anni fa ha provato a sviluppare lo stesso tipo di missile balistico intercontinentale “convenzionale” – ma alla fine ha rinunciato quando ha iniziato a valutare tutto quel che poteva andare storto".


Il report

Il rapporto - riporta sempre The EurAsian Times - ha inoltre rivelato i progressi della Cina nello sviluppo della capacità dei sottomarini missilistici balistici. Da tempo i politici e gli analisti militari statunitensi osservano che la Cina vuole poter colpire gli Stati Uniti continentali con missili balistici lanciati da sottomarini nel Mar Cinese Meridionale. Tuttavia, fino alla relazione dello scorso anno, questo è stato considerato un obiettivo futuro. L’EurAsian Times aveva precedentemente riferito che la Cina manteneva permanentemente in mare almeno un sottomarino con missili balistici dotati di armi nucleari, aumentando la pressione sugli Stati Uniti e sui suoi alleati. Lo schieramento di questi sottomarini nucleari è accompagnato da missili lanciati via terra a lungo raggio che possono colpire il cuore degli Stati Uniti.
Secondo quanto riferito, i sei sottomarini cinesi con missili balistici di classe Jin pattugliavano il Mar Cinese Meridionale “quasi ininterrottamente” dall’isola di Hainan. Lo aveva riferito in precedenza il Pentagono.

I timori

Secondo il Pentagono, la Cina può ora, per la prima volta, raggiungere la terraferma degli Stati Uniti dalle acque costiere cinesi grazie alle testate multiple del JL-3 e alla portata prevista di oltre 10.000 chilometri: la Marina cinese possiede oltre 370 navi da guerra e sottomarini, con un incremento di oltre 340 navi rispetto all’anno precedente. "Pechino vanta attualmente la marina più grande del mondo e l’obiettivo del presidente Xi Jinping di rendere la Cina la principale forza militare mondiale dipende in larga misura dalla crescente potenza navale del paese". Allo stesso tempo la Cina sta sviluppando missili nucleari, anche se avrebbe ancora meno testate atomiche rispetto a Usa e Russia. Ci sono circa 3.700 testate nucleari nell’arsenale degli Stati Uniti, di cui circa 1.419 sono destinate ad armi strategiche. La Russia possiede una scorta di 4.489 testate nucleari e ha schierato circa 1.550 armi nucleari, secondo i dati curati dalla Federation of American Scientists. “Vediamo che la Repubblica popolare cinese continua abbastanza rapidamente a modernizzare, diversificare ed espandere le sue forze nucleari”, ha detto ai giornalisti un alto funzionario americano durante un briefing sul rapporto. Per inciso, Pechino aveva nel 2021 oltre 400 testate nucleari operative. Di fatto il Pentagono ha pubblicato diverse foto e video che mostrano l’aumento degli incidenti in cui aerei da combattimento cinesi sono stati registrati mentre molestavano aerei militari americani nel Mar Cinese Meridionale e Orientale sia quest’anno che lo scorso. 

Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 12:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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