È morto di Covid il generale russo Nikolai Antoshkin, il pilota di elicotteri a capo della missione di spegnimento di uno dei reattori della centrale nucleare di Chernobyl nel 1986.
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Il generale Antoshkin ha comandato una flotta di 100 elicotteri che ha "seppellito" il nucleo esposto del reattore con sabbia, boro e altri materiali, arginando l'enorme flusso di radiazioni che ne fuoriusciva. L'operazione durò circa due settimane, durante le quali il generale Antoshkin e gli altri piloti furono pericolosamente esposti a raggi di radiazioni e fumo emanati dal reattore. I "liquidatori" si esposero ad enormi rischi per la loro salute, diventando degli autentici eroi nazionali in Russia. Secondo i dati ufficiali 28 liquidatori, compresi i membri della squadra antincendio a terra, morirono per avvelenamento da radiazioni entro pochi giorni o settimane dalla loro esposizione. Ma il bilancio a lungo termine, a causa di cancro o di altre malattie, potrebbe essere molto più alto. Il Covid, quasi 35 anni dopo il disastro nucleare, è stato fatale al generale Antoshkin.