Julian Assange, nel 2017 la Cia era pronta a tutto pur di mettere le mani su di lui. I suoi piani segreti furono discussi ai massimi livelli dell'amministrazione Trump e prevedevano anche il rapimento e l'uccisione del fondatore di WikiLeaks, rifugiato da cinque anni nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra e in odore di fuga.
Yahoo News' Michael Isikoff talks to MSNBC about their bombshell report on how the CIA planned to kidnap or kill Julian #Assange pic.twitter.com/4GxesjPAnl
— WikiLeaks (@wikileaks) September 27, 2021
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La paura di scatenare una crisi senza precedenti col Regno Unito e una crisi internazionale dalle imprevedibili conseguenze alla fine fece prevalere nell'amministrazione Usa la linea della prudenza. Ma quello che emerge dalle rivelazioni di Yahoo è uno scenario che oscilla tra il caso Kashoggi e un film sulla guerra di spie alla James Bond. L'escalation della Cia contro il fondatore di WikiLeaks, ospitato nel 2012 dall'Ecuador per sfuggire alla domanda di estradizione della Svezia che lo accusava di stupro, sarebbe stata innescata dalla nomina a segretario di Stato di Mike Pompeo, ex capo dell'agenzia di intelligence statunitense. Pompeo sarebbe stato animato da un desiderio di vendetta e di rappresaglia per quella fuga di dati e informazioni top secret della Cia che, a causa delle rivelazioni di WikiLeaks, aveva sofferto la più grave e umiliante debacle della sua storia.
L'inchiesta di Yahoo News
Proprio da Pompeo sarebbe partito l'ordine di dichiarare guerra totale ad Assange anche con piani ed azioni estreme, trattandolo come una vera e propria spia straniera. Del resto nella seconda metà del 2017 ad agitare particolarmente Washington erano le notizie, ritenute credibili, secondo cui Mosca stava preparando la fuga di Assange. Di qui la discussione, chissà se anche nello Studio Ovale, su una possibile operazione per rapire Julian e addirittura ucciderlo se necessario, anche a costo di mettere a repentaglio la special relationship con il Regno Unito.
Tra gli scenari ipotizzati anche uno scontro a fuoco con gli agenti dei servizi russi per le strade della capitale britannica, speronando l'auto dell'eventuale fuga di Assange o addirittura sparando ai pneumatici dell'aereo su cui gli 007 di Mosca avessero imbarcato il fondatore di WikiLeaks. «Come cittadino americano trovo assolutamente scandaloso e vergognoso che il nostro governo possa aver contemplato il rapimento o l'assassinio di qualcuno senza alcun processo e semplicemente perché ha detto la verità pubblicando informazioni vere», il commento di uno dei legali di Assange, Barry Pollack.
Julian Assange, fondatore di Wikileaks
Quest'ultimo ha quindi auspicato che tali scioccanti rivelazioni siano prese in considerazione dalla corte britannica che deve decidere se estradare Assange negli Usa, dove è accusato di aver violato la legge contro lo spionaggio per aver aiutato l'ex soldato Chelsea Manning a violare i segreti di stato.