Armi chimiche in Ucraina, l'accusa del Pentagono ai russi: ecco gli effetti della cloropicrina

Un'accusa pesante, che Mosca ha prontamente smentito

Venerdì 3 Maggio 2024 di Lorenzo Vita
Armi chimiche in Ucraina, l'accusa del Pentagono ai russi: ecco gli effetti della cloropicrina

Occhi gonfi e irritati. Lacrime. Il respiro che si fa sempre più difficile. Dolori allo stomaco e conati. E in alcuni casi, quando la concentrazione del gas diventa estremamente elevata, anche la morte. Sono questi gli effetti della cloropicrina: la sostanza che, secondo gli Stati Uniti, la Russia avrebbe iniziato a usare contro le fortificazioni ucraine insieme ai gas lacrimogeni. Un'accusa pesante, che la Russia ha prontamente smentito. «Abbiamo visto notizie su questo. Come sempre, questi annunci sembrano assolutamente infondati, non sono supportati da nulla. La Russia è stata e rimane impegnata nei suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale in questa materia», ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha anche ribadito la contrarietà del suo governo alla Conferenza di pace in Svizzera. Ma su questi sospetti Washington lavora da tempo. Già a gennaio, alcuni analisti avevano rilanciato testimonianze su un primo uso di questo gas. E non è un caso che il Dipartimento di Stato, nel suo rapporto, abbia sottolineato che «l'uso di tali sostanze chimiche non è un incidente isolato» in cui è coinvolta Mosca.

LA STRATEGIA

Per gli Stati Uniti, utilizzare questi gas è frutto di una strategia precisa, «per rimuovere le forze ucraine dalle posizioni fortificate, ottenendo vantaggi tattici sul campo di battaglia». E a tutti gli osservatori sono tornate alla mente le immagini della Prima guerra mondiale, quando tra le trincee d'Europa venivano lanciati gas (tra cui la stessa cloropicrina) per rendere irrespirabili le postazioni nemiche, asfissiare gli uomini e ucciderli prima di avanzare. Passo dopo passo. Villaggio per villaggio. Come accade dal 2022 in Ucraina e soprattutto in queste ultime settimane, con l'esercito russo che procede inesorabile consolidando le sue posizioni nel Donbass e negli altri oblast occupati.

I COMBATTIMENTI

Ieri, la Difesa di Mosca ha rivendicato la distruzione in sole 24 ore di due Himars ucraini, di una fabbrica di munizioni e di un deposito di armi. E i canali ucraini hanno annunciato l'ingresso delle forze russe a Ocheretyne, vicino ad Avdiivka. «Stiamo adottando misure per scacciarli da lì. Sono in corso pesanti combattimenti», ha dichiarato il portavoce delle unità ucraine di Khortytsia, Nazar Voloshyn. Ma i militari di Vladimir Putin già danno per conquistati Ocheretyne e un altro villaggio, Berdychi. Le forze russe inoltre, secondo le rilevazioni dello Human Rights Watch (Hrw), avrebbero giustiziato almeno 15 soldati ucraini mentre tentavano di arrendersi, e altri sei che si stavano arrendendo o che si erano già arresi, dall'inizio di dicembre 2023. Sono state diffuse le immagini della città di Chasiv Yar, nell'Ucraina orientale, bombardata per mesi dalle forze russe che oggi appare completamente carbonizzata.

Gli edifici sembrano completamente bruciati, solo la cupola dorata della chiesa più importante della città è intatta, ma il tempio è stato gravemente danneggiato. La presa della città ha una grande rilevanza per la Russia: consente infatti all'esercito del Cremlino il controllo della collina da dove attaccare la spina dorsale della difesa ucraina, dall'altra è un obiettivo da sbandierare durante la parata del 9 maggio. La distruzione sottolinea la tattica della terra bruciata che Mosca ha utilizzato durante più di due anni di guerra.

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LE SANZIONI

Per Washington è fondamentale premere su più fronti. L'accusa sulla cloropicrina e i gas lacrimogeni è solo una delle ultime mosse degli Usa, che oltre a dare il via libera alle armi per Volodymyr Zelensky e le sue truppe, hanno anche imposto un ulteriore giro di vite sulla Russia e sulle sue partnership economiche. Il Tesoro americano ha annunciato nuove sanzioni su circa 300 aziende presenti non solo in Russia, ma anche in Cina, legate all'apparato bellico di Mosca. Pechino ha reagito con rabbia, accusando l'amministrazione Usa di «attuare in modo sconsiderato sanzioni illegali e unilaterali». La Repubblica popolare «adotterà tutte le misure necessarie» hanno dichiarato dall'Impero di Mezzo. Ma il segnale è chiaro: gli Usa vogliono spezzare i legami economici tra Cina e Russia. Un tema su cui Joe Biden e la sua intelligence sono sempre più netti.

Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 09:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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