L'Unione europea parte all'attacco e abbandona la strada del temporeggiamento, discostandosi dagli Usa. Alina Kabaeva, considerata la storica fidanzata di Vladimir Putin, è stata inserita nella black list che fa parte del sesto pacchetto di sanzioni Ue, che attualmente si trova sul tavolo del Consiglio in attesa di approvazione.
LA PROPAGANDA
I servizi della Commissione europea la pensano in modo diverso, visto che la donna ha un ruolo centrale nella campagna propagandistica sulla guerra in Ucraina in atto da parte del governo di Mosca. Durante una delle sue ultime apparizioni, alla VTB Arena di Mosca, durante l'Alina festival - un evento a lei dedicato -, la Kabaeva ha parlato di ginnastica e guerra, contestando il divieto imposto agli atleti russi di partecipare alle competizioni internazionali. «Ogni famiglia ha una storia legata alla guerra. La ginnastica russa uscirà rafforzata da questo isolamento, vinceremo», ha detto.
Negli Usa e nell'Unione europea le sanzioni hanno già colpito le prime due figlie di Putin, Katerina Tikhonova e Maria Vorontsova, la prima moglie del presidente russo, Lyudmila Putina. Lo Zar ha sempre negato la relazione con la Kabaeva. Ma in un report dell'intelligence americana la donna viene indicata come «beneficiaria della ricchezza del signor Putin». Negli ultimi anni ha vissuto in una dimora protetta a Cologny, vicino a Ginevra, o in una residenza di lusso a Lugano, subito dopo la nascita di due gemelli, nel 2015. Dal 2014 è nel board del National Media Group, il principale gruppo di media del Cremlino. Il suo stipendio è di circa 11 milioni di dollari all'anno. Prima, dal 2007 al 2014, era stata anche eletta alla Duma tra le fila del partito Russia Unita, quello di Putin.