Stipendi, aumenti da maggio: come cambia la busta paga. Governo accelera sul taglio dei contributi

Martedì 18 Aprile 2023, 21:27 - Ultimo aggiornamento: 21 Settembre, 12:55

Il passaggio

Ma si tratta di un passaggio tecnicamente e politicamente complicato. La prima ragione è che la detassazione degli aumenti contrattuali rischierebbe di penalizzare le categorie che hanno già siglato accordi. La seconda ragione è che bisognerebbe inserire nelle buste paga un elemento distintivo della retribuzione sottoposto ad una tassazione agevolata (o a nessuna tassazione). Insomma, una voce a parte un po’ come era avvenuto all’epoca del “bonus 80 euro”. Secondo le stime contenute nel Def appena pubblicato dal governo, il costo per unità di lavoro dipendente continuerebbe a mostrare una crescita sostenuta nel 2023 (3,1 per cento) per poi decelerare lievemente negli anni successivi. Questa prospettiva, spiega il documento, si fonda sull’ipotesi che i futuri aumenti delle retribuzioni contrattuali del settore privato, basati sull’indice Ipca al netto dei beni
energetici importati, sebbene più elevati di quelli registrati in passato, recupereranno solo gradualmente i differenziali registrati negli ultimi due anni rispetto al tasso d’inflazione. In realtà le richieste che stanno arrivano a diversi tavoli dei rinnovi contrattuali, sono più sostenute. I bancari, per esempio, chiedono aumenti di oltre il 14%, nell’alimentare la richiesta supera il 13%, e si potrebbe continuare.

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