Contratti a termine, cosa cambia con il decreto lavoro. È giallo sul bonus da 500 euro sui mancati rinnovi

Martedì 2 Maggio 2023, 16:12 - Ultimo aggiornamento: 18:50

La clausola per la proroga

L'ammorbidimento delle causali nei contratti a termine ha subito alzato il livello dello scontro politico, con i sindacati che hanno contestato la norma parlando di una ulteriore "precarizzazione" del mercato del lavoro. Tesi contestata dal ministro del lavoro Marina Elvira Calderone. Secondo il ministro l'intervento «elimina le causali di difficile applicazione e che potevano generare contenzioso». Il decreto «affida alla contrattazione collettiva la definizione delle causali. Poi c'è una clausola per cui, laddove non c'è una previsione da parte del contratto, si dà alle parti la possibilità di prorogare per una finestra temporale limitata con un richiamo alle ragioni tecnico produttive». I numeri del contratto a termine, secondo Calderone, dicono che la questione delle causali riguarda il 2,5% dei contratti a termine: «Il 97% dura meno di 12 mesi. Il cambiamento riguarda meno del 3% dei contratti, per i primi 12 mesi non ci sono causali». Per i patti individuali la scadenza è al 30 aprile 2024 «per dare tempo alla contrattazione collettiva di poter normare l'aspetto causali. Non è un tema che impensierisce. Vanno rinnovati i contratti, credo sia uno strumento per incentivare una nuova stagione di accordi».

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