Case green, bonus cancellati: dalle caldaie alle emissioni, cosa cambia. Approvata direttiva Ue

Martedì 12 Marzo 2024, 15:36 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 15:40

Gli altri obblighi

I Paesi Ue avranno poi la possibilità di applicare esenzioni per gli immobili storici e di pregio architettonico, di culto, agricoli, militari e per le seconde case.
Sul fronte dei sistemi domestici di riscaldamento, lo stop alle caldaie a combustibili fossili prenderà effetto solo dal 2040, ma agli Stati Ue viene chiesto di smettere i sussidi a partire già dal 2025; gli incentivi finanziari tipo ecobonus saranno ancora possibili, tuttavia, per i sistemi che presentano una quota considerevole di rinnovabili. Lato fonti pulite, poi, tutti i nuovi edifici dovranno essere “solar-ready”, cioè predisposti a ospitare i pannelli sui tetti. Di «testo dagli obiettivi finali (cioè le emissioni zero nel 2050, ndr) ben difficilmente realizzabili» ha parlato il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa: «Ci siamo battuti, con successo, per due anni, per eliminare le parti più pericolose per il risparmio degli italiani», che imponevano «rilevanti e costosi interventi su milioni di immobili entro scadenze quasi immediate», ma ciò non toglie che la prossima legislatura Ue «farebbe bene a ripensare» la stretta.

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