Inflazione, Lagarde: «Nuovo rialzo dei tassi a luglio». Tajani replica: «Così rischiamo la recessione». Salvini: scelta insensata, danno alle famiglie

Economia, botta e risposta tra la presidente della Bce e il ministro degli Esteri

Martedì 27 Giugno 2023
Inflazione, Lagarde: «Nuovo rialzo dei tassi a luglio». Tajani replica: «Così rischiamo la recessione, non condivido questi annunci»

Inflazione, mutui, tassi. Cosa succede? «Non abbiamo ancora visto il pieno impatto degli aumenti cumulativi dei tassi che abbiamo deciso dallo scorso luglio, pari a 400 punti base. Ma il nostro lavoro non e finito. Salvo un cambiamento sostanziale delle prospettive, continueremo ad aumentare i tassi a luglio». Così Christine Lagarde, presidente della Bce, e intervenuta al Forum sulle banche centrali 2023 a Sintra, in Portogallo, parlando di ’Stabilizzazione macroeconomica in un ambiente di inflazione volatile.

«Non credo che vada in direzione della crescita continuare ad aumentare i tassi di interesse, soprattutto non condivido gli annunci fatti in largo anticipo come fatto oggi da Lagarde.

Noi soffriamo di un'inflazione diversa dagli Usa, è provocata dal costo delle materie prime a causa della guerra, oggi aumentare il costo del denaro significa mettere le imprese in difficoltà. Con i tassi troppo alti si rischia la recessione». Lo ha detto il vicepremier e ministro degli esteri Antonio Tajani al congresso della Confsal.

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SALVINI

«La Banca Centrale Europea, contro l'evidenza dei suoi stessi studi ed il buonsenso, annuncia di voler alzare ancora i tassi, colpendo pesantemente famiglie e imprese e non favorendo la crescita. Quella annunciata da Christine Lagarde è una scelta insensata e dannosa, anche perché l'inflazione è stata causata dai prezzi dell'energia». Lo afferma il vicepremier Matteo Salvini. «La Lagarde ha un mutuo a tasso variabile? Sa di quanto stanno aumentando le rate? A chi fanno comodo queste decisioni assurde?». «Chiederemo un incontro con il rappresentante italiano nel board della Bce per discutere il problema e analizzare soluzioni».

«La continua crescita dei tassi d'interesse sui mutui, oltre a colpire le famiglie che ne hanno già uno a tasso variabile, è un freno a mano al mercato immobiliare e un grave ostacolo per i più giovani che proprio a partire dall'acquisto di un'abitazione vogliono, giustamente, costruire un nuovo nucleo familiare». Lo dichiara la presidente dei senatori di Forza Italia Licia Ronzulli. «Facciamo fatica a comprendere la scelta della Bce sui tassi di interesse e l'ostinazione, ribadita ancora oggi dalla presidente Christine Lagarde, nel proseguire con una 'cura da cavallò che rischia di tradursi in una mannaia sulle imprese che hanno necessità di crediti, sulle famiglie e sull'intero sistema economico, provocando un impoverimento collettivo. È una linea che si scontra nettamente con l'impegno che stiamo mettendo in campo per sostenere la ripresa del Paese dopo gli anni drammatici della pandemia e le criticità derivanti dal conflitto in Ucraina, tra rincaro dell'energia e scarsità delle materie prime. Non possiamo costruire in Italia per vedere i nostri sforzi annullati dalla miopia della politica monetaria europea», conclude.

COSA HA DETTO LAGARDE

«Mentre ci addentriamo ulteriormente in un territorio restrittivo, dobbiamo prestare molta attenzione a due dimensioni della nostra politica. In primo luogo, le nostre azioni sul ’livellò dei tassi e, in secondo luogo, la nostra comunicazione sulle decisioni future e su come cio sta influenzando il »periodo« previsto di tempo in cui i tassi rimarranno a quel livello». Il Consiglio direttivo ha fornito orientamenti su entrambe le dimensioni. Ha affermato chiaramente che ’le decisioni future assicureranno che i tassi di interesse chiave della Bce saranno portati a livelli sufficientemente restrittivi per ottenere un ritorno tempestivo dell’inflazione al nostro obiettivo di medio termine del 2% e saranno mantenuti a quei livelli per tutto il tempo necessario». Cosi Christine Lagarde.

«Due fonti di incertezza influenzano il ’livellò e la ’duratà desiderati delle nostre politiche sui tassi di interesse. In primo luogo, poiche ci troviamo di fronte all’incertezza sulla persistenza dell’inflazione, il livello al quale i tassi massimi saranno condizionati dallo stato. Dipendera da come l’economia e le varie forze che ho descritto si evolveranno nel tempo. E dovra essere continuamente rivalutato nel tempo», spiega Lagarde. «In queste condizioni, e improbabile che nel prossimo futuro la banca centrale possa affermare con piena sicurezza che i tassi di picco sono stati raggiunti. Questo e il motivo per cui la nostra politica deve essere decisa riunione dopo riunione e deve rimanere dipendente dai dati». «In secondo luogo, ci troviamo di fronte all’incertezza sulla forza della trasmissione della politica monetaria», aggiunge la presidente della Bce. «La forza della trasmissione collega le decisioni attuali con le aspettative della politica futura e quindi influenza la posizione politica. Quanto forte si rivelera nella pratica la trasmissione determinera l’effetto di un dato rialzo dei tassi sull’inflazione, e questo si riflettera nel percorso politico previsto».

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«Per le famiglie, e dimostrato che ci vorra piu tempo perche i cambiamenti politici si trasformino in oneri per interessi in questo ciclo di inasprimento, poiche una quota maggiore di famiglie ha mutui a tasso fisso rispetto alla meta degli anni 2000», evidenzia Lagarde. «Allo stesso tempo, una volta che i mutui sono stati rivalutati, l’effetto restrittivo puo essere maggiore: i rapporti debito/reddito lordo, che enfatizzano la capacita di servizio del debito, sono piu alti rispetto ai precedenti cicli di inasprimento, mentre la quota di proprietari di case con un mutuo e aumentata», sottolinea la presidente della Bce. «Entrambe le fonti di incertezza svaniranno solo con il tempo. Ed e per questo che abbiamo subordinato le nostre future decisioni politiche, in primo luogo, alle prospettive di inflazione, in secondo luogo, alle dinamiche dell’inflazione sottostante e, in terzo luogo, alla forza della trasmissione politica».

«L’incertezza sulla trasmissione deriva dal fatto che l’area dell’euro non ha attraversato una fase sostenuta di rialzi dei tassi dalla meta degli anni 2000 e non ha mai visto i tassi salire cosi rapidamente. E questo solleva la questione di quanto velocemente e con forza la politica monetaria sara trasmessa alle imprese - attraverso la spesa sensibile agli interessi - e alle famiglie, attraverso il pagamento del mutuo», spiega Lagarde. «Per le imprese, l’analisi della Bce rileva che gli shock di politica monetaria sono in genere trasmessi piu rapidamente e con forza al settore manifatturiero, riflettendo la maggiore sensibilita del settore ai tassi di interesse, mentre vi e un impatto piu contenuto e ritardato sui servizi», continua la presidente della Bce. «La domanda chiave oggi e se il settore dei servizi finira per ’recuperarè - come abbiamo visto nei cicli precedenti - o se sara isolato dagli effetti dell’inasprimento delle politiche piu a lungo rispetto al passato, data la forza della domanda e occupazione nel settore».

«Per garantire che l’incertezza non interferisca con la nostra posizione politica prevista, sia in termini di ’livellò che di ’lunghezzà, due punti sono chiari. In primo luogo, dobbiamo portare i tassi in un territorio ’sufficientemente restrittivò per bloccare il nostro inasprimento politico. In secondo luogo, dobbiamo comunicare chiaramente che rimarremo ’a quei livelli per tutto il tempo necessariò. Cio garantira che l’aumento dei tassi non susciti aspettative di un’inversione troppo rapida della politica e consentira di concretizzare il pieno impatto delle nostre azioni passate», afferma Lagarde. «E nel frattempo, dobbiamo valutare attentamente la forza della trasmissione della politica al fine di evitare un errore nel calibrare la politica in entrambe le direzioni».

Ultimo aggiornamento: 16:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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