Stop alle telefonate selvagge: mercoledì 27 luglio via al nuovo registro. Multe fino a 20 milioni

Martedì 26 Luglio 2022 di Francesco Bisozzi
Stop alle telefonate selvagge: mercoledì 27 luglio via al nuovo registro. Multe fino a 20 milioni
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ROMA - Arriva finalmente lo stop alle telefonate moleste anche sui cellulari. Da domani ci si potrà iscrivere al nuovo Registro delle opposizioni per dire basta agli squilli indesiderati con finalità pubblicitarie sui numeri mobili. La stretta al telemarketing prevede in pratica la possibilità per l'utente di bloccare il trattamento dei propri dati personali presenti negli elenchi telefonici pubblici da parte degli operatori che ne hanno accesso.
Attenzione però perché non mancano delle falle. Per esempio, in assenza di specifiche convenzioni con i Paesi esteri, come quella stipulata a suo tempo dal Garante per la Privacy con l'Albania, non sarà possibile fermare il telemarketing illegale praticato dai soggetti stranieri. Il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti, Simone Baldelli, è stato chiaro: «Preoccupano gli operatori che agiscono nell'illegalità e nel sommerso o da sedi estere». Insomma, l'efficacia del registro è da verificare.
Dopo una lunga gestazione, alla fine di marzo è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il Dpr sul nuovo Registro pubblico delle opposizioni.

Quest'ultimo dava al Mise 120 giorni di tempo, ossia entro e non oltre il 27 luglio, per predisporre le modalità di iscrizione al registro da parte dei consumatori.


LE VIOLAZIONI
Gli utenti hanno a disposizione diverse modalità di iscrizione per non ricevere più telefonate commerciali o per fermare eventuali ricerche di mercato sui propri numeri fissi e mobili: si può procedere gratuitamente tramite web, numero verde, posta elettronica, fax e raccomandata. I consumatori possono a ogni modo chiedere in qualsiasi momento la revoca alla opposizione nei riguardi di uno o più operatori.
Pesanti le sanzioni in caso di abusi e violazioni: gli operatori rischiano infatti multe fino a 20 milioni di euro, mentre per le imprese sono previste ammende fino al 4 per cento del fatturato annuo. I primi effetti della stretta dovrebbero intravedersi già a metà agosto, considerato che le chiamate degli operatori di telemarketing saranno bloccate entro 15 giorni dalla richiesta: le aziende di telemarketing sono tenute a consultare il registro e a eliminare dalla lista i numeri che si oppongono al consenso al trattamento dei dati (le verifiche hanno un costo di 0,00087 euro).
La svolta interessa 78 milioni di utenze telefoniche mobili. Il primo registro delle opposizioni, pensato per i numeri fissi, ha mosso invece i primi passi nel 2011. Con quali risultati? Sono state comminate sanzioni per 100 milioni di euro contro i furbetti del telemarketing, grazie all'attività ispettiva e alle segnalazioni dei consumatori. In base ai calcoli del Codacons, il comparto genera in Italia un giro d'affari da quattro miliardi di euro annui tramite la vendita telefonica di beni e servizi. Un volume che per l'intera filiera è stimabile in quaranta miliardi di euro. Sono circa 1.400 le aziende di call center in outsourcing attive nel nostro Paese, per un fatturato annuo pari a 2,8 miliardi di euro. Considerati anche i call center interni alle aziende, ricorda infine il Codacons, il telemarketing assorbe nel complesso attorno ai 120mila occupati in Italia.
 

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