Stipendi, aumento tredicesima e quattordicesima nel 2023 con il taglio del cuneo: ecco di quanto e per chi. I calcoli

La tredicesima e quattordicesima, ovvero le mensilità aggiuntive, spettano ai dipendenti e ai pensionati e si affiancano alla normale retribuzione

Martedì 23 Maggio 2023
Tredicesima e quattordicesima più alte nel 2023, ecco di quanto e per chi aumentano con il taglio del cuneo: i calcoli

Tredicesima e quattordicesima più alte. Gli effetti del decreto lavoro in busta paga potrebbero cominciare a vedersi già da questo mese, anche se l'incremento vero e proprio è previsto a partire da luglio 2023 grazie al taglio del cuneo fiscale. È infatti da luglio che i datori di lavoro dovranno rivedere le regole di calcolo per lo stipendio netto dal lordo: per tutti i lavoratori con retribuzione pari o inferiore a 2.692 euro mensili scatta il nuovo taglio della quota contributiva a carico del dipendente, nella misura di un ulteriore 4%. La tredicesima e quattordicesima, ovvero le mensilità aggiuntive, spettano ai dipendenti e ai pensionati e si affiancano alla normale retribuzione.

Quest’anno le somme saranno più alte per effetto dalla Manovra 2023.

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Gli aumenti

Gli aumenti in busta paga Ma quale sarà l'impatto sugli stipendi? Con il taglio di ulteriori 4 punti del cuneo fiscale per coloro che guadagnano 1.000 euro al mese si arriverà a un risparmio totale di 70 euro al mese. Su uno stipendio di 1.500 euro al mese la cifra salirà a 105 euro al mese. E ancora per chi precepisce 2.000 euro al mese godrà di un risparmio fino a 120 euro complessivi considerando lo sgravio del 6%. Salendo a 2.500 euro, invece, il risparmio sarà di 150 euro totali al mese.

 

La quattordicesima

Per coloro che sono impiegati nei settori dove espressamente prevista dal contratto collettivo di riferimento, la busta paga di luglio porterà anche il tanto atteso pagamento della quattordicesima mensilità che equivale, per definizione, a quello dell'ultima retribuzione percepita, a patto però di aver lavorato almeno 12 mesi nell’ultimo anno. In caso contrario viene ricalcolata tenendo conto dei soli mesi lavorati.

 

La tredicesima

il viceministro dell’Economia Maurizio Leo pensa ad una possibile detassazione della tredicesima dei dipendenti all’interno della riforma fiscale, e conferma che le risorse per finanziare la riduzione delle tasse dovranno essere cercate nelle attuali agevolazioni fiscali ed in particolare tra i crediti d’imposta esistenti.

 

Importi e calcoli

Gli importi tredicesima e quattordicesima potrebbero cambiare con la nuova riforma del Fisco, con l’annessa revisione delle aliquote Irpef di tassazione sui redditi, attualmente in vigore secondo il seguente schema: del 23% per redditi fino a 15mila euro; del 25% per redditi tra 15mila e 28mila euro; del 35% per redditi tra 28mila e 50mila euro; del 43% per redditi oltre i 50mila euro.

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