VENEZIA - Soltanto il 7% delle aziende di dimensione superiore ai 10 addetti con sede in Veneto sarà costretta a licenziare parte dei propri dipendenti alla scadenza del blocco dei licenziamenti e, complessivamente, il personale a rischio non dovrebbe essere più dell'1,3% del totale, dunque, in valori assoluti, fra le 5 e le 6 mila unità. È uno dei dati forniti da Venetocongiuntura, l'analisi di Unioncamere Veneto sulla congiuntura industriale, eseguita su un campione di circa 2.300 aziende, circa il 15% della base industriale regionale.
Per il presidente della associazione camerale, Mario Pozza, «si inizia a vedere la fine del tunnel, grazie soprattutto all'espansione della campagna vaccinale. Ci sono criticità legate a certi comparti - ha aggiunto - come quelli legati al turismo e alla ristorazione, oltre alle difficoltà dovute all'aumento delle materie prime ed alle complicazioni nelle
procedure di approvvigionamento».
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