Pensioni, quota 104 al posto di 103: requisiti e domande. Come cambiano Ape sociale e Opzione donna

Mercoledì 18 Ottobre 2023
Pensioni, quota 104 al posto di 103: requisiti e domande. Come cambiano Ape sociale e Opzione donna

Pensioni anticipate.

Arriva la stretta e Ape sociale e Opzione donna vanno in soffitta a favore di un fondo per la flessibilità in uscita con requisiti più stringenti.

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Ecco le novità principali sul fronte previdenza contenute nella legge di Bilancio in cui non solo non saranno introdotte nuove forme di flessibilità in uscita ma sarà dato un giro di vite a quelle esistenti rendendo l'accesso alla pensione prima dei 67 anni, età di vecchiaia, più difficile.

 

Quota 104, requisiti e platea

Saranno poche migliaia i lavoratori che nel 2024 riusciranno ad andare in pensione anticipata. Con Quota 104 l'aumento di un anno dell'età anagrafica fa sì che le uscite nel 2024 siano limitate a coloro che quest'anno avevano già i 62 anni previsti per quota 103 ma non ancora i 41 anni di contributi.

Potranno andare in pensione le persone che compiranno 63 anni, nate quindi fino al 1961, e che hanno cominciato a lavorare dal 1983 e quindi l'anno prossimo raggiungeranno i 41 anni di contributi. Per Quota 103 sono state accolte nei primi cinque mesi poco più di 5mila domande e ci si attende che a fine anno siano circa 12/15mila a fronte di una platea complessiva di persone con i requisiti di 41mila. Con la nuova stretta il numero delle domande accolte con questo canale di uscita potrebbero essere inferiori alle 7/8mila a fronte di una platea di circa 20mila per un tasso di adesione di circa il 30%, simile rispetto alle altre Quote.

Ape sociale  Opzione donna

Una stretta rilevante alle uscite anticipate arriverà con l'eliminazione dell'Ape sociale e la confluenza di questo ammortizzatore e di Opzione donna nel Fondo per la flessibilità in uscita. Per gran parte della platea dell'Ape sociale aumenteranno gli anni di contributi necessari ad ottenere il sussidio passando per disoccupati, caregiver e lavoratori con invalidità di almeno il 74% da 30 a 36 anni. Resteranno a 36 anni per i lavoratori impegnati in attività gravose. L'età minima per accedere a questo tipo di anticipo rimarrà a 36 anni ma non è ancora chiaro se le nuove norme prevedranno un vero e proprio accesso alla pensione o solo una sorta di scivolo verso la pensione come l'attuale Ape (con un importo limitato e solo per 12 mesi l'anno invece dei 13 della pensione).

Per le donne è stata annunciata l'eliminazione di Opzione donna e l'entrata nel Fondo per la flessibilità probabilmente sempre con il passaggio del calcolo della pensione con il metodo contributivo. In questo caso comunque si registra un aumento dell'età anagrafica di almeno tre anni (non è chiaro se rimarrà lo sconto per chi ha figli).

 

Pensioni, la rivalutazione

Potranno invece accedere alla pensione a 67 anni dal 2024 anche coloro che maturano una pensione inferiore a 1,5 volte la pensione sociale (nel 2023 un importo pari a 745,91 euro) e sono nel sistema contributivo che fino ad oggi devono attendere i 71 anni. È prevista poi la rivalutazione delle pensioni rispetto all'inflazione per una spesa di circa 14 miliardi con un recupero pieno per le pensioni fino a quattro volte l'importo minimo e poi fasce con percentuali di rivalutazioni decrescenti. «Per quanto riguarda i pensionamenti anticipati - ha detto il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti dopo l'approvazione della manovra in cdm - ci sono forme restrittive rafforzate rispetto al passato. Non ci sono più l'Ape sociale né Quota 103 nelle forme previste nello scorso anno. Sarà più restrittivo l'accesso al pensionamento anticipato».

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