Pensioni, quota 103 e Ape sociale: chi può uscire dal lavoro nel 2024? Requisiti e domande

Martedì 31 Ottobre 2023
Pensioni, quota 103 e Ape sociale: chi può uscire dal lavoro nel 2024? Requisiti e domande

Pensioni.

Da Quota 103 all'Ape sociale. Chi potrà uscire dal mondo del lavoro nel 2024? La Relazione tecnica allegata alla legge di Bilancio inviata in Parlamento fa alcune stime sulla platea dei lavoratori interessati. 

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Pensioni, a chi interessa Quota 103

Dovrebbe essere di appena 17mila lavoratori la platea che accederà alla pensione con Quota 103 nel 2024 (almeno 62 anni di età e 41 di contributi) . Su questa stima peserà, spiega la Relazione, il metodo di calcolo dell'assegno interamente contributivo e il tetto a quattro volte il trattamento minimo (2.252 euro lordi) fino al momento del raggiungimento dell'età di vecchiaia (era cinque volte nel 2023). Nel 2025 potrebbero accedere alla misura avendo raggiunto i requisiti nel 2024 25mila persone mentre nel 2026 sarebbero 3mila.

Quota 103, i costi

«La presenza di una penalizzazione permanente del trattamento pensionistico ancorché ridotta e comunque di fatto calcolabile a partire dall'età di 63 anni - spiega la Relazione - anche per l'operare del regime delle decorrenze (passate da tre a sette mesi per il privato e da sei a nove per il settore pubblico, ndr) può condizionare le scelte comportamentali».

La Relazione sottolinea che il costo pensionistico della misura è stimato in 112 milioni per il 2024, 804 milioni per il 2025 e 414 milioni nel 2026. Per il 2027 è previsto un risparmio di 151 milioni. Sono previsti ulteriori oneri per l'anticipo del Tfr per cui nel complesso gli oneri della misura in totale sono di 149 milioni nel 2024, 835 nel 2025 e 355 nel 2026 mentre nel 2027 c'è un risparmio si 160 milioni.

Ape sociale, chi interessa

Con l'aumento da 63 anni a 63 anni e cinque mesi del requisito anagrafico per accedere all'Ape sociale nel 2024 potranno accedere alla misura - secondo la Relazione tecnica alla legge di Bilancio - 12.500 persone per una spesa di 85 milioni. Per il 2025 sono attese 11.100 uscite per una spesa di 168 milioni mentre per il 2026 la stima è di 8mila persone per 127 milioni.

Per il 2026 la stima è di 3.400 persone per un accantonamento di 67 milioni. Per accedere a Opzione donna è previsto l'innalzamento di un anno dell'età minima, da 60 a 61 anni, con uno sconto di un anno per figli fino a un massimo di due anni per chi ha almeno due figli, e ci si attende che nel 2024 escano con questa misura solo 2.200 persone per 16,1 milioni di spesa. Nel 2025 si attendono 3mila uscite per 44,9 milioni di spesa. Nei primi 9 mesi del 2023 le uscite con Opzione donna sono state 2.228. Sono confermate le finestre di 12 mesi per le dipendenti e 18 per le autonome.

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