Pensioni, pagamenti gennaio. Rivalutazione, conguaglio e nuova Irpef: le simulazioni dei cedolini

Lunedì 1 Gennaio 2024
Pensioni, pagamenti gennaio. Rivalutazione, conguaglio e nuova Irpef: le simulazioni dei cedolini

Pensioni.

Scattano il 3 gennaio i pagamenti dei primi assegni del nuovo anno. Il cedolino della pensione, accessibile tramite servizio online, è il documento che consente ai pensionati di verificare l’importo erogato ogni mese dall’INPS e di conoscere le ragioni per cui tale importo può variare. 

Tra rivalutazione, conguagli e impatto dell'Irpef, ecco le simulazioni su cosa aspettarsi dal pagamento in arrivo.

Bonus, dalle mamme lavoratrici a trasporti e carta spesa: tutti i benefici nuovi e confermati per il 2024. Gli sgravi

Pensioni, gli aumenti

Per il 2024, l'aumento delle pensioni per adeguamento al costo della vita è del 5,4%. Tale percentuale verrà applicata in misura piena solo a quegli assegni che a dicembre 2023 non superano i 2.272 euro lordi mensili, ossia quattro volte il trattamento minimo Inps, che è pari a 567,94 euro. Per le pensioni fino a quattro volte il minimo è l'indicizzazione è piena (5,4%), ciò non vale per tutte le altre. Come riporta nel dettaglio il portale Pmi.it, la percentuale si riduce man mano che l'importo della pensione cresce: 4,6% fra 4 e 5 volte il minimo (2.840 euro); 2,9% tra 5 e 6 volte il minimo (3.308 euro); 2,5% tra 6 e 8 volte il minimo (4.544 euro); 2% fino a 10 volte il minimo (5.679 euro); 1,2% oltre 10 volte il minimo (5.680 euro)

Date pagamento

Solitamente il pagamento delle pensioni avviene a partire dal primo giorno del mese. Il primo gennaio tuttavia è un giorno festivo e per questo motivo il pagamento slitterà al primo giorno bancabile che, nel prossimo mese, corrispone al 3 gennaio. Allo stesso modo anche il pagamento di sabato 6 gennaio slitterà a lunedì 8.

Il calendario dei pagamenti

  • mercoledì 3 gennaio 2024: cognomi da A a B
  • giovedì 4 gennaio 2024: cognomi da C a D
  • venerdì 5 gennaio 2024: cognomi da E a K
  • lunedì 8 gennaio 2024: cognomi da L a O
  • martedì 9 gennaio 2024: cognomi da P a R
  • mercoledì 10 gennaio 2024: cognomi da S e Z


Chi, invece, riceve il pagamento su un conto corrente postale o bancario oppure ritira la pensione presso lo sportello bancario, può procedere al ritiro già a partire da mercoledì 3 gennaio.

Trattenute fiscali

È stato effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali relative al 2023 (IRPEF e addizionale regionale e comunale a saldo) sulla base dell’ammontare complessivo delle sole prestazioni pensionistiche erogate dall’INPS. Laddove le trattenute siano state effettuate in misura inferiore rispetto a quanto dovuto su base annua, le differenze a debito saranno recuperate, come di consueto, sulle rate di pensione di gennaio e febbraio 2024 anche con azzeramento dell’importo di pensione in pagamento, nel caso in cui le imposte siano risultate pari o superiori all’importo del rateo mensile in pagamento.

Il ricalcolo Irpef

Nel solo caso di pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18mila euro, per i quali il ricalcolo dell’IRPEF ha determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione viene estesa fino alla mensilità di novembre (articolo 38, comma 7, legge 122/2010). Per quanto riguarda le prestazioni fiscalmente imponibili, inoltre, a decorrere dal rateo di pensione di gennaio, oltre all’IRPEF mensile, vengono trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2023. Queste trattenute sono infatti effettuate in undici rate nell’anno successivo a quello cui si riferiscono.

Il conguaglio

Le somme conguagliate verranno certificate nella Certificazione Unica 2024. Le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni (detassazione per residenza estera, vittime del terrorismo) non subiscono trattenute fiscali.

Il rinnovo e la rivalutazione

Sono state effettuate le operazioni di rinnovo delle pensioni per l’anno 2024. L’indice provvisorio di rivalutazione delle pensioni per il 2024 è pari al 5,4 %. Si precisa che le prestazioni di accompagnamento a pensione (assegni straordinari, isopensione, indennità di espansione, APE sociale) non vengono rivalutate poiché non hanno natura di prestazione pensionistica. Per ulteriori indicazioni sull’operazione di rinnovo per l’anno 2024, si rimanda alla circolare che verrà pubblicata sul portale INPS. Le operazioni di rinnovo possono aver generato conguagli a credito o a debito a vario titolo relativi all’importo di pensione erogato nell’anno 2023. Questi importi sono stati riportati nel cedolino di pensione del mese di gennaio 2024 con la descrizione “Conguaglio Pensione da Rinnovo”.

Aumenti, le simulazioni

Adeguamento pieno all'inflazione per le pensioni fino a 4 volte il minimo, sotto cioè 2.000 euro circa, al 90% per quelle tra 4 e 5 volte il minimo, e al 22% (con un taglio rispetto al 32% delle norme in vigore quest'anno) per quelle più alte, ovvero sopra 10 volte il minimo, pari a circa 5.000 euro al mese. La nuova indicizzazione sale quindi dall'85% (previsto nella precedente legge di bilancio) al 90% per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (tra 2.000-2.500 euro circa); viene confermata al 53% per gli assegni pari a 5-6 volte il minimo; al 47% per quelli tra 6 e 8 volte; al 37% per quelli tra 8 e 10 volte. Viene infine ridotta dal 32% al 22% per i trattamenti superiori a 10 volte il minimo.

Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 08:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci