Modello 730 semplificato "fai da te" per altri 5 milioni di contribuenti: ecco cosa cambia (anche per chi ha partita Iva)

L'allargamento della platea della dichiarazione dei redditi semplificata arriva con il decreto attuativo della Delega fiscale sulla semplificazione degli adempimenti voluta dal governo

Lunedì 15 Gennaio 2024 di Michele Di Branco
Modello 730 semplificato "fai da te" per altri 5 milioni di contribuenti: ecco cosa cambia

Modello 730 a maglie sempre più larghe, capace di aprire le porte ad altri 5 milioni di contribuenti. Tanto da portare i fruitori oltre quota 25 milioni. L'allargamento della platea della dichiarazione dei redditi semplificata arriva con il decreto attuativo della Delega fiscale sulla semplificazione degli adempimenti voluta dal governo. Una premessa è d'obbligo: chi ha una partita Iva (anche se nel regime forfettario) come autonomo, imprenditore o professionista dovrà continuare a utilizzare il modello Redditi. Ma per chi non ha la partita Iva, il modello 730 diventerà lo strumento per dichiarare altri redditi, che finora non erano compresi nel modello. Un esempio su tutti: i redditi di natura finanziaria e di chi ha effettuato investimenti all'estero. Ma non solo, perché anche chi ha un sostituto d'imposta, che effettua rimborsi o conguagli, potrà avvalersi della possibilità di presentazione senza sostituto chiedendo alle Entrate il rimborso se spettante o pagando l'eventuale debito d'imposta. 

La platea

Ritocchi che potrebbero far salire complessivamente la platea del 730 - come ricordato dalle osservazioni presentate da Confindustria presso le commissioni parlamentari prima di Natale - di oltre 5 milioni di contribuenti, pari al 59% dei soggetti che attualmente presentano il modello Redditi persone fisiche (quello che una volta si chiamava Unico). La stessa Confindustria, alla fine dello scorso anno, ha fatto notare ai parlamentari come potrebbero sorgere complicazioni nel passaggio in corso d'anno da una platea all'altra di contribuente. Il caso più lampante è quello dell'apertura o della chiusura della partita Iva. Per questo sarà decisivo il provvedimento che l'agenzia delle Entrate dovrà adottare, dopo consultazione delle categorie produttive e dei commercialisti, per fissare le modalità attuative dell'ampliamento di soggetti interessati. Tuttavia, come anticipato, non è la sola modifica promessa sul fronte della dichiarazione dei redditi Irpef contenuta nel decreto Adempimenti. Per i contribuenti, per cui verrà predisposta la precompilata, sempre attraverso l'accesso nell'area riservata delle Entrate sarà possibile consultare le informazioni a disposizione dell'Agenzia relative a redditi e spese detraibili o deducibili in modalità analitica. 

La novità

L'obiettivo è rendere, attraverso un percorso semplificato e guidato, più facile la consultazione e poi la modifica o l'accettazione dei dati. Una opportunità che, a partire dal 2024, dovrebbe riguardare i contribuenti interessati e poi dall'anno successivo ache Caf e professionisti delegati.

E per chi ha la partita Iva?

L'altra grande novità riguarda poi i titolari di partita Iva (autonomi, imprenditori individuali e professionisti).

Si tratterà di un debutto «sperimentale». Anche per questi soggetti, tenuti a presentare il modello Redditi, sarà messa a disposizione la dichiarazione precompilata. Sono, però, previsti gli stessi vantaggi per chi accetta il dato indicato dalle Entrate in relazione agli oneri detraibili o deducibili. In questo caso, infatti, non scatteranno i controlli formali.

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