Certificato in mensa, scaricabarile nel governo. La Sanità: niente deroghe

Sabato 14 Agosto 2021 di Giusy Franzese e Cristiana Mangani
Certificato in mensa, scaricabarile nel governo. La Sanità: niente deroghe

ROMA  - Alla Hanon Sistems, azienda di componenti elettronici con 600 dipendenti, hanno evitato lo sciopero praticamente in calcio d'angolo: in mensa si può andare anche senza Green pass. La decisione, comunicata ai delegati sindacali di buon mattino, è stata presa subito dopo aver esaminato la circolare della Regione Piemonte (dove l'azienda opera) che in modo netto esclude le mense aziendali dall'obbligo della certificazione verde. Lo sciopero, così, è stato immediatamente revocato e i lavoratori hanno potuto tirare un sospiro di sollievo. Ma se in Piemonte i responsabili dell'Unità di crisi hanno le idee chiare, la confusione regna sovrana nel governo. Il ministero della Salute non arretra: le mense sono servizi di ristorazione al pari dei ristoranti, e devono rispettare le stesse regole. Nessuna deroga. Però - aggiungono - la vicenda è in mano al ministero del Lavoro che sta portando avanti una specifica trattativa. Ma al ministero del Lavoro nicchiano: la competenza è della Salute. E i sindacati confermano che al momento non c'è nessuna trattativa in corso con lo staff del ministro Orlando. L'ultima interlocuzione risale al 6 agosto nella riunione a cui era presente anche il ministro Speranza e durante la quale i sindacati hanno ribadito il loro no, salvo il varo di una legge, all'introduzione del Green pass in azienda comprese le mense. 


LA CIRCOLARE

Nel frattempo una circolare del ministero dell'Interno che escludeva le mense delle forze dell'ordine dall'applicazione del lasciapassare, ieri è stata smentita da Palazzo Chigi. «Obbligo di Green pass anche per le mense delle forze armate e delle forze di polizia anche a seguito delle indicazioni fornite dal ministero della Salute», hanno avvertito fonti di Governo.

Nessuna eccezione anche per il personale del comparto sicurezza e delle forze armate. Il Green pass, non si stancano di ripetere in questi giorni dalla presidenza del Consiglio, è lo strumento scelto dal Governo per provare ad arginare la crescita dei contagi e alle mense si applica l'obbligo introdotto per i ristoranti al chiuso. Né le mense delle forze dell'ordine né quelle aziendali, è il ragionamento, possono fare eccezione rispetto a questa regola. 


I CASI

Si va avanti a tentoni. La confusione regna un po' ovunque. Sembra di essere tornati nuovamente alla fase iniziale della pandemia quando ogni regione andava in ordine sparso. Se in Piemonte infatti l'accesso dei dipendenti alle mense aziendali e ai servizi di catering su base contrattuale non necessitano del Green pass (purché siano rispettati i protocolli sulla sicurezza a partire da distanziamento, gel per le mani, misurazione della temperature, ecc), in Veneto, invece, alla Cementirossi Spa di Pederobba (Treviso) la direzione aziendale ha comunicato che in mensa si entra solo con la Certicazione verde. Lo stesso ha fatto la Clivet di Villapaiera, a Feltre. Ma, in periodo di ferie, si tratta solo dell'avanguardia: i nodi verranno al pettine alla ripresa della piena attività in tutte le fabbriche.
E dal 17 agosto anche i dipendenti del Vaticano per accedere al servizio mensa, dovranno avere il passaporto verde. In alternativa bisognerà esibire una certificazione medica comprovante l'impossibilità a sottoporsi a vaccinazione, come indicato dal Governatorato. L'udienza generale, con la partecipazione di centinaia di persone, mercoledì 11 agosto, si è svolta senza chiedere il pass ai fedeli. E al momento non ci sono comunicazioni diverse per la prossima udienza, quella del 18 agosto, che si svolgerà sempre nell'Aula Paolo VI. 
 

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