«Sui fringe benefit l'anno scorso siamo interventi in maniera significativa: lo rendiamo strutturale con modifiche per 2024, portando il tetto a 2mila euro per lavoratori con figli mille euro per tutti gli altri».
Cosa sono e a chi spettano
Cosa sono i fringe benefit? L’azienda, oltre al normale stipendio versato ogni mese in denaro, ha la possibilità di riconoscere al lavoratore dipendente, al suo coniuge o agli altri familiari a carico una serie di servizi o beni, come indicato da Quifinanza. I beni e i servizi che l’azienda decide di erogare, possono essere assegnati a particolari categorie di lavoratori o anche solo a singoli dipendenti.
Quali sono
I fringe benefit, in alcuni casi, possono rappresentare delle misure di welfare aziendale. Questi beni o servizi possono essere:
- casa;
- auto;
- telefono;
- borse di studio;
- buoni carburante;
- vantaggi di natura finanziaria, come prestiti agevolati o partecipazione agli utili
- assicurazioni/formule previdenziali particolari.
Come devono essere richiesti i fringe benefit
Per accedere al beneficio, il lavoratore deve dichiarare al proprio datore di lavoro di averne diritto, indicando il codice fiscale dell’unico figlio o dei figli fiscalmente a carico. Non essendo prevista una forma specifica per questa dichiarazione, la stessa può essere resa secondo modalità concordate tra le due parti. Naturalmente, al venir meno dei presupposti per l’agevolazione - per esempio nel caso in cui, nel corso dell’anno, un figlio non sia più fiscalmente a carico - il dipendente è tenuto a darne tempestiva comunicazione al datore di lavoro. Quest’ultimo recupererà quindi il beneficio non spettante nei periodi di paga successivi e, comunque, entro i termini per le operazioni di conguaglio.