Con la sperimentazione di massa dello smart working per contrastare il contagio da Covid, tanti italiani hanno riapprezzato la vita nei piccoli borghi e comuni, lontani dal caos cittadino e con la possibilità di usufruire di spazi abitativi maggiori e aria pulita.
La stessa Emilia Romagna già nel 2020 aveva lanciato un’iniziativa per il ripopolamento simile a quella attuale (agevolazione in denaro per l’acquisto dell’abitazione): arrivarono 2.300 domande, ne furono accettate 687. Ora si riparte. Sul piatto ci sono complessivamente 5 milioni di euro di contributo a fondo perduto.
Dove
Sono 121 i comuni montani dell’Emilia-Romagna dove si potrà usufruire dell’agevolazione. Per la lista completa consultare il sito della Regione.
Il contributo
La cifra del contributo ottenibile non è fissa e dipende dal valore della casa da acquistare. Il bando concede il 50% del prezzo di acquisto, con un massimo di 30.000 euro e un minimo di 10.000.
I paletti
L’agevolazione non può essere richiesta assieme a bonus finalizzati alla ristrutturazione e occorre stabilirsi per cinque anni nel comune, senza possibilità di rivendere o affittare la casa acquistata fino allo scadere di quel periodo.
I requisiti
Il contributo non è per tutti. Sono previsti alcuni requisiti di età e di reddito: i richiedenti devono essere under 40 (nati dopo il 1° gennaio 1982), risiedere o lavorare in Emilia-Romagna e con Isee familiare inferiore a 50mila euro annui.
Quali abitazioni
Il contributo è erogato se si acquista il cento per cento della casa, che deve però essere già censita e avere una classificazione catastale A/2, A/3, A/4, A/5, A/6 e A/7. Non si possono comprare case da parenti di primo grado (genitori ad esempio).
La domanda
Deve essere presentare sulla piattaforma online dedicata alla quale si accede dal sito web della Regione Emilia Romagna. Sarà possibile farlo a partire dal prossimo 12 ottobre.
La graduatoria
Nel caso le domande dovessero sforare il limite di spesa disponibile, sarà fatta una graduatoria con alcuni punteggi preferenziali, in base all’età del richiedente (gli under 30 avranno più punti) e alla presenza di figli. Più punti anche per chi già ha un’attività in un comune appenninico. La graduatoria sarà disponibile per 12 mesi, dopo questo periodo le posizioni vengono annullate.